L’Università Iuav di Venezia e l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della provincia di Belluno hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato a promuovere la collaborazione nel campo della riqualificazione energetica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sito in provincia di Belluno.
L’accordo prevede la collaborazione sinergica fra i due enti allo scopo di sviluppare e applicare metodologie di ricerca nel settore dell’efficienza energetica degli edifici, per approfondire in particolare i temi relativi alla diagnosi e alla riqualificazione energetica. Tali obiettivi verranno perseguiti attraverso diverse forme di collaborazione, tra le quali la partecipazione a progetti di ricerca congiunti, l’organizzazione di conferenze, l’utilizzo delle attrezzature di ricerca disponibili. Alla firma del protocollo farà seguito la definizione puntuale delle iniziative e delle attività attraverso la stesura e stipula di convenzioni attuative.
È già in corso una collaborazione all’interno della ricerca volta a individuare soluzioni tecniche e finanziarie per la riqualificazione energetica e il riutilizzo degli immobili residenziali pubblici finanziata da un bando Por-Fse della Regione Veneto: fanno parte del gruppo di ricerca, oltre ai proff. Romagnoni e Cappelletti dell’Università Iuav di Venezia, i proff. Cervellati e Bertinetti di Ca’ Foscari, in qualità di capofila del progetto, e il partner aziendale Mr Energy System Srl. Questa ricerca, oltre ad analizzare il patrimonio Erp gestito da Ater Belluno e classificarlo in termini tecnico-costruttivi, tipologici e della prestazione energetica, permetterà di focalizzare l’attenzione su alcuni compendi mediante un’accurata diagnosi energetica.
«Le Ater sono chiamate a perseguire l’importante obiettivo di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica soprattutto in chiave di sostenibilità, qualità dell’abitare e lotta alla povertà energetica», sottolinea Ilenia Rento, presidente dell’Ater di Belluno, «la collaborazione con Iuav permette di acquisire nuove e indispensabili conoscenze e competenze utili a questo scopo. Siamo inoltre fiduciosi che questo primo passo possa permettere di costruire una solida rete in grado di partecipare agli sfidanti bandi di finanziamento dell’Unione Europea dedicati alla sostenibilità. Ringrazio, infine, i rappresentanti in Regione Veneto che sostengono e promuovono la ricerca in questo campo anche in sede di programmazione dei Programmi Operativi Regionali».
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