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domenica 15 Giugno 2025,

Luxottica, il welfare dei lavoratori regge nell’anno del Covid

La Cassa solidarietà aziendale lavoratori Luxottica conta su 2.643 associati e nel 2020 ha erogato contributi per 322.700 euro.

Andamento costante degli iscritti anche nell’anno della pandemia, nonostante le restrizioni e grazie all’uso delle tecnologie digitali per le comunicazioni con gli associati. È stato un anno del tutto particolare il 2020 anche per CSA, la Cassa solidarietà aziendale lavoratori Luxottica istituita dai lavoratori, su proposta delle organizzazioni sindacali, nel 1996. Esempio virtuoso di welfare contrattato a livello aziendale, CSA è presente negli stabilimenti Luxottica di Agordo, Sedico produzione, Sedico logistica, Sedico 3, Cencenighe, Pederobba (Treviso) e Lauriano Po (Torino).
Al 31 dicembre 2020 contava 2.643 associati, in linea con l’anno precedente, con i relativi familiari a carico (circa 2.800) che possono beneficiare delle stesse prestazioni.

«L’andamento netto degli iscritti – sottolinea il vicepresidente Diego Palmeri – è rimasto costante anche nell’anno della pandemia, anche se ci troviamo ora a dover fare fronte a un’uscita anticipata dal mondo del lavoro di molti soci della prima ora, ben 150 in sei mesi, giunti vicino all’età pensionabile e andati in pensione in anticipo beneficiando dell’incentivo all’esodo messo in campo dall’azienda».

«Il bilancio chiude quest’anno con un negativo di 20 mila euro del tutto prevedibile perché legato soprattutto alla forte richiesta di copertura delle spese sanitarie», spiega il presidente Fabrizio Campedel. «In realtà avevamo previsto una chiusura con perdite maggiori, ma il minor accesso alle strutture sanitarie per prestazioni ‘normali’ legato al lockdown e alla pandemia ha prodotto minori richieste di rimborso. L’attività più importante della CSA è infatti solitamente legata al settore della spesa sanitaria, che incide in maniera significativa sul bilancio familiare e che sempre più in futuro, data l’involuzione che sta subendo il welfare, rischia di aggravarsi. La flessione del 2020 (dagli oltre 204 mila euro erogati nel 2019 ai 177.781 del 2020) è per l’appunto causata dalle restrizioni imposte dal Covid che hanno limitato gli spostamenti, ci aspettiamo una risalita della spesa sanitaria già a partire dal 2021».

La CSA opera nel settore della mutualità, a favore degli associati e loro familiari fiscalmente a carico, con numerosi interventi economici, come il contributo per spese sanitarie e apparecchi ortodontici, assegno di maternità, contributi per spese universitarie, per l’acquisto di ausili per disabilità, per spese funebri e importanti sostegni, di tipo economico ma non solo, per casi di particolari difficoltà economiche.

CSA nel 2020 ha erogato 35 mila euro per spese scolastiche, contributo messo in campo nel 2019 e accolto con entusiasmo dai soci, 32.700 euro in assegni di maternità (in base all’Isee il contributo può arrivare fino a 1500 euro per figlio), 49.385 euro per apparecchi ortodontici, 26.300 eiro per spese universitarie, oltre ad aver stipulato numerose vantaggiose convenzioni con studi medici, dentistici, poliambulatori, ottiche e sanitarie che prevedono tariffe vantaggiose a beneficio dei soci e loro familiari a carico.

Lo Statuto prevede anche un fondo di dotazione, dedicato agli interventi solidaristico-umanitari alimentato dai saldi attivi di bilancio. Attualmente questo fondo ha a disposizione 287.215 euro.

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