Fare un viaggio nelle ere geologiche che hanno segnato la formazione delle Dolomiti? Da oggi è possibile grazie al nuovo progetto della Fondazione Dolomiti Unesco: un percorso che attraversa i diversi sistemi delle Dolomiti patrimonio mondiale, il Dolomites World Heritage Geotrail, una sorta di “Alta via del tempo profondo” ispirata ai principi del geoturismo. Il Dolomites World Heritage Geotrail è uno strumento per accrescere nei visitatori la consapevolezza dei valori che hanno consentito l’iscrizione delle Dolomiti nell’elenco del Patrimonio mondiale, in particolare l’unicità geologica che, per essere pienamente apprezzata, necessita del giusto inquadramento scientifico, pure declinato in modo semplice e accessibile a tutti.
Da questo momento il percorso si appoggia a diversi strumenti che aiutano il visitatore nell’esplorazione e nell’interpretazione del paesaggio geologico dolomitico, in particolare le guide escursionistiche e un percorso multimediale. Le quattro guide sono in tre lingue (italiano, tedesco, inglese): dalle Giudicarie alla Val di Non, 6 tappe; dal Bletterbach alle Dolomiti di Sesto, 10 tappe; dalle Dolomiti di Sesto al Monte Pelmo, 21 tappe; nelle Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, 10 tappe (la cui stampa è prevista per la primavera 2022). La realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione con la casa editrice Athesia Buch GmbH. Ogni volume contiene alcuni capitoli iniziali di introduzione alla storia geologica delle Dolomiti e al loro riconoscimento come Patrimonio mondiale, segue poi la descrizione tappa per tappa del percorso. Ogni tappa è a sua volta divisa in una sezione escursionistica, più breve, e una invece dedicata all’interpretazione geologica del paesaggio di volta in volta attraversato. La sezione geologica contiene inoltre dei momenti di pausa e osservazione lungo il cammino chiamati “Geostop”, che invitano l’escursionista ad approfondire alcune particolarità geologiche nelle immediate vicinanze.
Di prossima pubblicazione è il percorso multimediale associato al Dolomites World Heritage Geotrail, il quale consentirà di immergersi nella storia geologica delle Dolomiti, in parte prendendo spunto dal percorso fisico del Geotrail e in parte arricchendolo grazie alla multimedialità. A guidare il viaggio sarà non solo la successione cronologica degli eventi, ma anche percorsi tematici, insieme naturalmente all’esplorazione geografica.
Per Mario Tonina, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, «Il Dolomites World Heritage Geotrail è un filo rosso che unisce tutti i territori dolomitici, una guida alternativa alla scoperta della geologia della meraviglia che ha reso queste montagne uniche al mondo», Secondo Mara Nemela, direttrice della Fondazione, «incentivare l’esplorazione consapevole delle Dolomiti è essenziale per la gestione del sito Patrimonio mondiale. Il Geotrail aiuta l’escursionista a riconoscere nuovi valori in queste montagne, ad apprezzarle sotto una nuova luce e di conseguenza ad assumere comportamenti più rispettosi».
Concorda anche Mauro Zambotto, coordinatore della Rete del patrimonio geologico della Fondazione, per il quale «è importante riuscire a raccontare correttamente, ma in modo accattivante, l’eccezionale valore geologico e paesaggistico delle Dolomiti alla base del riconoscimento come Patrimonio Mondiale: per questo il Geotrail è stato pensato come un’occasione di divulgazione interattiva». Un’occasione colta con interesse da parte anche della casa editrice Athesia, la quale «da sempre si impegna a comunicare i territori con rispetto ma anche con attenzione alle nuove tendenze, come il geoturismo, che stanno sempre più caratterizzando la frequentazione della montagna», afferma Jürgen Zorzi. Questa sfida è stata affrontata con entusiasmo anche dagli autori che, come racconta Emiliano Oddone, co-fondatore di Dolomiti Project, hanno «attraversato i territori dolomitici con lo sguardo curioso, attento e competente del geologo e hanno tradotto, anche con soluzioni creative e innovative, l’interpretazione geologica in un’avventura indimenticabile».
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