Inaugurati stamattina, mercoledì 7 luglio, i cinque moduli-classe prefabbricati a servizio delle grosse scuole superiori bellunesi Renier e Calvi, a Belluno. Peccato che l’anno scolastico sia bell’e finito. E forse – lo speriamo – la pandemia non farà più paura, quando si tornerà sui banchi.
Arrivati tardi al traguardo? Beh sì, tardi, è del tutto evidente. Non è colpa dell’impresa di Lecce, che ha lavorato benissimo e velocemente: quattro settimane per la parte strutturale, altre quattro per le rifiniture, moduli consegnati entro i tempi ed entro i costi. Non è nemmeno colpa della Provincia che ha competenza sull’edilizia scolastica, anzi: la ditta di Lecce (esperienze anche in ambito militare) ha elogiato Palazzo Piloni per la programmazione di lungo respiro, in giro per l’Italia di solito si vede ben altro.



In ogni caso serviranno, le tre classi prefabbricate esterne (dire “container” sarebbe davvero sbagliato) per l’Istituto Calvi e le due a disposizione dei Licei Renier. Sia che tocchi ancora fare i conti con il covid a settembre, sia per quando negli edifici “di mattoni” saranno eseguiti i previsti lavori di ammodernamento. Le cinque classi inaugurate oggi, da 56 metri quadri e capienza di 26 persone ciascuna, si aggiungono a quelle inaugurate allo Scientifico Galilei, sempre a Belluno. Le strutture hanno anche un modulo per i servizi igienici e uno spazio per i bidelli. Bisogna dire la verità: battesimo letteralmente di fuoco col caldo di una giornata torrida, a mezzogiorno, eppure dentro si stava molto bene, freschi, merito di tecniche di isolamento moderne ed efficaci che si riveleranno fondamentali anche nella situazione opposta, il sottozero dell’inverno bellunese. Lo promettono i tecnici.
«I nuovi moduli ci danno quel respiro al quale abbiamo anelato negli scorsi mesi», ha detto la storica dirigente Renata Dal Farra, alla guida del Calvi per gli ultimi otto anni e ora alle soglie della pensione (complimenti da tutti i presenti, è stata un punto di riferimento). Che tradotto vuol dire: magari ci fossero stati, quei moduli, in pieno covid! Ma «non sarà finita, per l’inizio di settembre», profetizza la preside, «quindi i moduli serviranno, eccome». Con lei al taglio del nastro la preside del Renier Violetta Anesin.
Serenella Bogana, Provincia di Belluno, ha sottolineato proprio l’importanza dei moduli non solo in caso di covid ma anche per altro, «vista la grande progettualità che abbiamo sulle scuole della nostra provincia». C’era anche il presidente Roberto Padrin: «Stiamo facendo grandi ragionamenti, anche su una parte della caserma Fantuzzi, lo dico, tanto ormai è cosa nota».
Alla benedizione l’auspicio di rivedere presto un ritorno alla normalità, il normale affollamento di ragazzi con comportamenti normali.
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