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venerdì 6 Giugno 2025,

«La montagna dopo di noi» con lo scrittore Matteo Righetto

Incontro all’ombra del Pelmo venerdì 16 luglio al Rifugio Città di Fiume. Modera l’incontro il giornalista Giambattista Zampieri.

La Fondazione Dolomiti Unesco nell’ambito della rassegna estiva «Incontri d’alt(r)a quota» dà appuntamento venerdì 16 luglio alle 14 sui prati antistanti il Rifugio Città di Fiume (Borca di Cadore) per un momento di confronto con lo scrittore Matteo Righetto.

Matteo Righetto dialogherà con il pubblico sui grandi temi che caratterizzano il presente e il futuro del vivere in quota. L’evento, moderato dal giornalista Giambattista Zampieri, è gratuito e prevede l’obbligo di iscrizione via mail a press@dolomitiunesco.info. La partecipazione è limitata alle disponibilità dei posti nel rispetto del distanziamento all’esterno del rifugio.

Righetto è autore di numerosi romanzi come «La pelle dell’orso» (da cui è stato tratto l’omonimo film di Marco Segato con Marco Paolini) ed è noto al grande pubblico anche per la cosiddetta «Trilogia della Patria» («L’anima della frontiera», «L’ultima patria», «La terra promessa»), definita un caso letterario e ampiamente tradotta all’estero. In molte delle sue opere è protagonista l’ambiente montano, di cui Righetto affronta la complessità e le contraddizioni. Venerdì 16 luglio al Rifugio Città di Fiume si partirà proprio da qui: dalla montagna che per secoli è stata un luogo da cui fuggire (e purtroppo i dati dello spopolamento confermano che in parte lo è ancora), ma che i cambiamenti climatici potrebbero trasformare in un luogo verso cui fuggire.

«Bruno sospirò e sembrò pensarci su. Dopo un istante di silenzio disse: “È l’uomo che finirà, non il mondo. Me l’hanno detto loro. Le api”». Con «I prati dopo di noi», Righetto, già vincitore nel 2019 del Premio Speciale Dolomiti Unesco nell’ambito della rassegna Pordenonelegge, ha messo al centro della sua narrazione proprio il tema dei cambiamenti climatici e delle ripercussioni sulla vita delle popolazioni montane. Un mondo febbricitante, quello descritto da Righetto, ai margini del quale si stagliano montagne «rinsecchite e brune»: «Ogni giorno arrivavano torme di sventurati che fuggivano dalle pianure roventi e infestate dalle epidemie chiedendo invano di essere ospitati».

L’appuntamento s’inserisce all’interno della rassegna estiva ideata e realizzata dalla Fondazione Dolomiti Unesco «Incontri d’alt(r)a quota» che quest’anno giunge alla sua quarta edizione. Quello al Rifugio Città di Fiume è il primo appuntamento. La rassegna prosegue poi in Friuli Venezia Giulia il 20-21 luglio al Rifugio Pordenone con «Cucina sotto le stelle» in compagna dello chef stellato Alessandro Gilmozzi, il 10 settembre al Rifugio Antermoia in Trentino con la pittrice Silvia De Bastiani per un workshop di acquerello e si conclude il 18 e 19 settembre al Rifugio Alpe di Tires in Alto Adige con il fotografo Moreno Geremetta per un laboratorio dal titolo «Catturare attimi di luce». Tutte le informazioni sono disponibili al sito web ufficiale del Patrimonio Mondiale Dolomiti Unesco www.dolomitiunesco.info.

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