È venuto a mancare questa notte, improvvisamente, Benedetto Fiori. Figura di spicco della provincia di Belluno, sia a livello politico che culturale. Fiori infatti aveva coperto la carica di sindaco del Comune di Calalzo di Cadore, è stato presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, direttore del Coro Cortina per oltre vent’anni, del coro Monte Rite e del Coro Cadore. Inoltre aveva un legame con l’Associazione Bellunesi nel Mondo, dato che ha seguito una serie di progetti inerenti l’emigrazione bellunese in Brasile e, in particolar modo, a Nova Veneza. Progetti mirati allo sviluppo economico ed imprenditoriale.
«Siamo vicini alla famiglia di Benedetto», le parole di Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, «è stata una figura importante non solo per il Cadore, ma per tutta la provincia di Belluno. Ricordo la sua grande passione per il Brasile e per gli emigranti bellunesi presenti in terra brasiliana, oltre alla sua forte amicizia con l’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti».

E proprio a Nova Veneza Fiori aveva tenuto una serie di incontri con il sindaco Rogério Frigo e il vice Sérgio Alberto Spilere con l’obiettivo di portare in questa città una nuova gondola veneziana. L’idea di Fiori era poi di realizzare un canale, come quelli di Venezia, per simboleggiare maggiormente il legame tra le due città. «Grazie Benedetto per quello che hai fatto», conclude De Bona, «sia per la tua terra, che per le comunità di bellunesi residenti all’estero».
«Calalzo oggi ha perso un grande sindaco, e la politica cadorina e bellunese un personaggio che ha saputo anticipare i tempi», dice il senatore e primo cittadino di Calalzo Luca De Carlo. «A Fiori devo il mio ingresso in consiglio comunale nel 2005, quando lo lasciò per dare spazio ad un allora giovane consigliere, esperienza che mi ha poi portato alla prima legislatura da sindaco. Fiori è stato una grande figura per il nostro territorio e un politico che, prima nel partito socialista poi in Forza Italia con altri cadorini come Mario Tremonti e Bortolo Mainardi, ha creato in Cadore e nel Bellunese un laboratorio politico che ha saputo anticipare quanto poi sviluppato a livello nazionale. Particolarmente importante poi il suo impegno da presidente del Parco Nazionale, nonostante la novità del tema per la sua esperienza amministrativa. Con la sua scomparsa tutti noi perdiamo quindi una grande personalità».
«Esprimo il mio più sentito cordoglio per la scomparsa di Benedetto Fiori, uomo delle istituzioni che ha dimostrato il suo particolare attaccamento alle bellezze naturali della nostra provincia», le parole del deputato Mirco Badole. «Spesso ricordava e promuoveva le potenzialità di sviluppo del Parco delle Dolomiti bellunesi in cui lui credeva profondamente». «La scomparsa dell’amico Benedetto Fiori lascia un grande vuoto», dice il senatore Paolo Saviane. «Ho avuto modo di conoscerlo approfonditamente e di condividere con lui molte visioni sul nostro territorio montano e sulla gestione dello stesso. Non dimenticherò la sua passione e il suo amore per le nostre montagne e la sua capacità a trasmettere i valori ad esse legati. Era una persona che sapeva coinvolgere, quando lo ascoltavi ti trasmetteva il suo entusiasmo e ti trascinava nelle sue visioni, sempre di grande profondità». Fiori era stato sindaco del Comune di Calalzo e per anni aveva ricoperto la carica di presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ruolo per il quale si era speso senza risparmiarsi, come ricorda l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin. «Il suo impegno su vari fronti era costante», ricorda l’assessore, «questa è una grave perdita per il territorio bellunese». Ho avuto modo di conoscerlo ed apprezzare il suo impegno e le sue capacità», ricorda il consigliere regionale Giovanni Puppato. «Oltre che amministratore e politico, era dotato di grandi doti umane e di disponibilità verso tutti. Perdiamo un amico con la vera concezione della politica, quella intesa, nel senso puro del suo significato». «Viene a mancare una persona dal grande spessore politico e morale», prosegue la collega in Regione, Silvia Cestaro, «una persona capace di grandi idee e di grandi progetti, capace di coinvolgere chi aveva intorno. Ho avuto il modo di conoscerlo e di apprezzarne le caratteristiche di forza, di semplicità e la capacità comunicativa».
«La notizia della improvvisa scomparsa di Benedetto Fiori ci lascia attoniti. Se ne va un amministratore intelligente e appassionato, e soprattutto un grande cultore del nostro territorio». Così il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Benedetto Fiori, rappresentante di quella generazione di amministratori che facevano della preparazione e dello studio il loro fiore all’occhiello, ha saputo leggere con grande sapienza il cambiamento dei tempi e adattare l’azione amministrativa alle esigenze del territorio. Da presidente del Parco poi ha potuto rivelare in tutta la sua forza il grande legame con la sua terra. A nome dell’amministrazione provinciale, ci stringiamo alla sua famiglia e ai suoi cari».
Un messaggio di cordoglio è arrivato anche dal deputato Dario Bond: «Benedetto Fiori è stato una figura importantissima per il territorio bellunese. Un amministratore illuminato, profondamente legato al suo territorio e alle comunità bellunesi. Prima come sindaco poi come presidente del Parco ha sempre avuto una visione lungimirante. Ci mancherà moltissimo. Un pensiero di cordoglio ai suoi famigliari».
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4 commenti
Susan Bortoluzzi Brogni
O sentimento a Benedetto Fiori de nós Neovenezianos ,de Santa Catarina Brasil é de profunda gratidão e respeito.Nossos sentimentos a todos os familiares,que encontrem na fé em Deus ,conforto nessa hora tão difícil.
Mario Svaluto Moreolo
Porgo con tristezza le mie condoglianze ai famigliari di Benedetto Fiori.
Amico di famiglia, interlocutore politico di grande intelligenza ed apertura mentale, si è sempre posto al servizio della politica e dell’amministrazione per dare una prospettiva alta alle sorti di questa nostra Provincia.
Una persona preparata uscita da quel grande movimento dei Cattolici Democratici del dopo guerra che ha uniformato la sua azione al bene comune.
Non sempre eravamo d’accordo, ma ci univa il reciproco rispetto personale e la volontà di “volare alto” per sottrarre alla mediocrità che, troppe volte, ha fatto da sottofondo all’azione dei vari corpi sociali di questa nostra Comunità Provinciale.
Ciao Benedetto.
Mario Svaluto Moreolo
Segretario PD-Circolo Oltrardo (Belluno)
Remo Rinaldin
Mi unisco al dolore dei familiari di Benedetto Fiori. Lo ricordo con affetto come persona di grande umanità e saggezza. Ci mancherà il suo ottimismo e la sua amicizia. Remo Rinaldin
José Carlos Ghedin
Um grande amigo que gostava de música e sempre foi um grande incentivador da cultura ítalo brasileira. O estávamos esperando seu retorno ao sul do Brasil. Deus precisou de um maestro. Nossos sentimentos a Zita e padre Fábio que sempre nos receberam muito bem.