CortinAteatro, la stagione concertistica e teatrale ampezzana coorganizzata dal Comune di Cortina d’Ampezzo e dall’associazione Musincantus con la collaborazione del Teatro Stabile del Veneto, giunge all’apice della programmazione. La musica sale a 2 mila metri per un evento senza precedenti, realizzato grazie alla partnership con Banca Generali Private: sulla Parete Ovest delle Cinque Torri martedì 3 agosto alle 20.45 l’appuntamento sarà con il concerto «The Royal Fireworks» di Georg Friedrich Händel, con l’Orchestra Filarmonica Italiana dal vivo, diretta da Beatrice Venezi, e con i giochi di luce di Marco Filibeck, light designer del Teatro alla Scala che attraverso il progetto luminoso creato ad hoc per l’occasione ricreerà l’idea dello spettacolo del 1749 sul Tamigi. Il pubblico, invitato ad indossare un abbigliamento idoneo, si accomoderà sul prato antistante l’anfiteatro naturale ai piedi della Torre Centrale.
«Come fu per la prima esecuzione dei Royal Fireworks, – spiega Edoardo Bottacin, direttore artistico di CortinAteatro e presidente di Musincantus – anche in questo caso realizzeremo uno spettacolo indimenticabile, un’esperienza artistica ad altissima emozione. Altre manifestazioni ed eventi celebrano la montagna attraverso la musica, tuttavia mai prima d’ora è stato ospitato nella Conca Ampezzana il concerto di un’orchestra di 30 elementi accompagnato da una coreografia luminosa così complessa, che prevede oltre 60 fari e apparecchi illuminotecnici e una squadra di 10 professionisti».
«Cortina d’Ampezzo – precisa il suo sindaco – è lieta di ospitare questo spettacolo unico che saprà stupirci ed emozionarci, una gemma nella nostra ricca offerta culturale che celebra la musica, il teatro, l’arte e la letteratura».
Collegata da Londra Beatrice Venezi ha sottolineato: «Per me sarà una “doppia prima volta”: non ho mai diretto ad un’altitudine di oltre 2 mila metri né mi sono mai messa alla prova con “The Royal Fireworks”. Trovo molto bello il messaggio di cui questa suite è portatrice: si tratta di un festeggiamento collettivo che, nel 1749, quando fu composta, celebrava la Pace di Aquisgrana, e che oggi per noi mi auguro sia un messaggio di rinascita».
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