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venerdì 5 Dicembre 2025,

Acc, una soluzione non può più aspettare

Dopo la quinta risposta attendista dall’Europa sulla possibilità di finanziare l’azienda di Mel, l’assessore regionale Donazzan chiede al Governo di intervenire con urgenza per risolvere la situazione.

Si è riunita ieri, mercoledì 11 agosto, una sessione straordinaria del Consiglio di sorveglianza socio-istituzionale della Acc di Mel per fare il punto sulla situazione dell’azienda che è in amministrazione straordinaria, cioè il suo proprietario è il Ministero dello sviluppo economico (Mise) che ha provveduto a tutelare, ai sensi della legge in materia, produzione e lavoratori, indicando un commissario straordinario.

«La situazione è drammatica», ha dichiarato al termine della riunione l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. «Il tempo, fattore determinante per il futuro di Acc, oggi è sostanzialmente scaduto. Dal primo giorno dell’amministrazione straordinaria abbiamo richiamato l’attenzione del Governo affinché si trovasse una strada per garantire il futuro di uno stabilimento che, grazie al sacrificio dei lavoratori e alla loro grande capacità produttiva e di qualità delle produzioni, ha dimostrato il suo grande valore. Grazie, inoltre, alla capacità del commissario di mantenere rapporti e relazioni con fornitori e clienti, questo stabilimento ha tutti gli indicatori in positivo salvo uno: la parte finanziaria. Oggi Acc sta lavorando senza linee di credito».

«Questa è un’azienda direttamente riferibile al Mise che ha il compito di tutelarla», ha sottolineato ancora Donazzan. «È evidente che la strada immaginata di trovare imprenditori privati interessati all’acquisizione oggi non sia praticabile. Perché gli imprenditori oggi stanno cercando di garantire le proprie imprese, spesso lavorando in perdita a causa di costi raddoppiati delle materie prime».

«Anche se – ha continuato Donazzan – avrei voluto riscontrare la disponibilità di imprenditori veneti verso un’azienda che ha fatto la storia veneta e d’Italia per rilanciarla all’interno della filiera dell’elettrodomestico, che oggi sta avendo una notevole ripresa con un più 30% nella nostra regione, oggi tutto questo non è possibile. A questo punto – ha detto Donazzan – se non si ragiona in termini di protezione c’è da chiedersi che fine faranno tutte le realtà strategiche come quella di Mel nel momento in cui, dopo essere finite in difficoltà, abbandonate dalla finanza, spolpate da speculazioni o intendimenti come quelli delle multinazionali straniere, cinesi in particolare, c’è da chiedersi che ruolo deve avere la politica e la politica di governo industriale».

«Gli sforzi finora prodotti per Acc non sono stati sufficienti», ha concluso Donazzan. «In questi mesi frenetici il Governo ha ipotizzato diverse strade attraverso diversi decreti legge, nessuno però, ad oggi, è andato a buon fine. Oggi riceviamo per Acc la quinta risposta attendista dall’Europa. Mi aspetto che il Governo trovi modo di essere più incisivo nei confronti della Commissione Europea e, in ogni caso, trovi il modo di risolvere il problema finanziario della nostra azienda bellunese. Il Governo sta agendo in diverse aziende. anche con azioni straordinarie, penso all’operazione Mps–Unicredit. Lo faccia anche per Acc».

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