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mercoledì 11 Giugno 2025,

Frode nel commercio di pellet, coinvolte anche 2 imprese bellunesi

Denunciati i rappresentanti legali delle due società nell’ambito di una operazione della Guardia di Finanza partita dalla provincia di Padova che ha portato al sequestro di 350 tonnellate di materiale non certificato e quindi potenzialmente pericoloso per il consumatore.

Nell’ambito delle operazioni per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale della Guardia di Finanza di Padova, nei mesi scorsi i militari della Compagnia di Cittadella hanno avviato un’operazione, denominata “Guasta Provvista”, finalizzata al contrasto della commercializzazione di pellet di legno con marchio di qualità ENplus® contraffatto oppure falsamente dichiarato come certificato.

Durante il periodo estivo – spiega la stessa Guardia di Finanza – è consuetudine che si intensifichino le offerte “pre-stagionali”, a prezzi vantaggiosi, che spesso celano la vendita di prodotto non certificato, non sicuro e recante segni industriali mendaci, idonei a trarre in inganno i consumatori sull’origine, provenienza e qualità del pellet. Al termine di una sistematica attività info-investigativa di ricognizione degli annunci di vendita pubblicati on-line e sui social network, i Finanzieri di Cittadella in giugno hanno eseguito una prima perquisizione presso un esercizio commerciale nella provincia di Padova, sottoponendo a sequestro 48.000 kg di pellet di produzione romena, recante la mendace indicazione di origine, provenienza e conformità alla certificazione di qualità del marchio ENplus® (il rappresentante legale dell’impresa è stato denunciato per il reato di frode nell’esercizio del commercio).

Le successive attività investigative per ricostruire la filiera commerciale del prodotto sequestrato hanno consentito di eseguire altre perquisizioni che hanno portato al sequestro di oltre 350.000 kg di pellet non certificato, recante il logo registrato ENplus® contraffatto, ovvero in assenza della relativa certificazione di qualità, nonché di segnalare all’autorità giudiziaria gli imprenditori responsabili, a vario titolo, dei reati di contraffazione, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e frode nell’esercizio del commercio.

Significative – spiega la Guardia di finanza – sono state le operazioni di perquisizione e sequestro condotte agli inizi di agosto nei confronti di due operatori economici della provincia di Belluno i quali, disponendo di autobotti dotate di speciali sistemi di erogazione, erano dediti alla commercializzazione di pellet sfuso dichiarato con il certificato ENplus®, ma in realtà sprovvisto della relativa certificazione. Infatti, le due imprese non erano annoverate tra quelle produttrici e/o distributrici certificate dall’Associazione Italiana Energie Agroforestali, licenziataria del marchio ENplus® per l’Italia. Nella circostanza i Finanzieri, oltre a sequestrare 250.000 kg di pellet non certificato e a denunciare i rappresentanti legali delle due società bellunesi per il reato di frode nell’esercizio del commercio, hanno sottoposto a sequestro le due autobotti utilizzate per il trasporto della merce.

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