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domenica 14 Dicembre 2025,

Cadute, infortuni, smarrimenti: numerosi interventi di soccorso in montagna

Pomeriggio di lavoro quello di ieri per i volontari del Soccorso alpino dalla Valbelluna, al Cadore, all’Agordino.

Numerosi gli interventi di soccorso effettuati nel pomeriggio di ieri dal Soccorso alpino. Attorno alle 13 i volontari di Belluno sono stati allertati per una famiglia di Borgo Valbelluna in difficoltà nella zona del Castello di Zumelle. Padre, madre e due bimbi di 4 e 6 anni, erano partiti da Villa di Villa, a Mel, risalendo il corso del torrente Terche per poi spostarsi sul torrente Rui che porta alla Grotta Azzurra. Arrivati a un certo punto, però, bloccati dalle pozze d’acqua, gli escursionisti si sono spostati dal greto, provando a risalire lungo una scarpata, finché si sono trovati bloccati sotto una parete di 15 metri, impossibilitati a ritornare sui propri passi. Fortunatamente da quel punto con copertura telefonica hanno dato l’allarme, fornendo coordinate abbastanza precise, anche se poi i soccorriori arrivati in zona non sono più riusciti a contattarli. Dalle indicazioni, la squadra è riuscita a raggiungere la famiglia e, dopo aver attrezzato la sosta, uno alla volta li ha calati, prima per 60 metri, poi dopo essersi spostati più a lato per altri 20 metri. Una volta sul greto, soccorritori e famiglia sono risaliti al Castello di Zumelle.

Alle 14.20 circa il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è stato allertato per un anziano ruzzolato nel bosco in località Pradelles, sotto Cima la Sentinella. F.O., 82 anni, di San Vito di Cadore, che lamentava dolori al bacino e si trovava con la persona che aveva dato d’allarme, è stato raggiunto da una squadra. Stabilizzato e imbarellato, l’infortunato è stato trasportato alla jeep e da lì all’ambulanza in attesa all’altezza del Rifugio Senes.

Su richiesta del gestore, la Centrale operativa del Suem ha inviato il Pelikan al Rifugio Berti, dove si era presentata una donna trentina di 49 anni, con un probabile trauma alla spalla. L’escursionista è stata accompagnata all’ospedale di San Candido.

I soccorritori della Val Pettorina hanno invece dato indicazioni telefoniche a un escursionista trevigiano, A.D., 46 anni, di Asolo, che aveva smarrito la traccia scendendo da Forcella delle Fontane verso Malga Valbona in un giro ad anello e non trovava più i segnali. Capito dove poteva trovarsi, il Soccorso alpino ha reindirizzato l’uomo, facendolo tornare sul percorso corretto.

Il Soccorso alpino della Val Biois è infine intervenuto sotto Punta Palazza, a Vallada Agordina, dove un escursionista di Venezia, R.R., 33 anni, si era fatto male a una caviglia, aveva cercato di scendere, ma non era stato più in grado di proseguire. Un soccorritore lo ha raggiunto a piedi a 1.950 metri di quota per verificare le sue condizioni, seguito dal tecnico di elisoccorso calato con un verricello di 20 metri dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver sbarcato l’equipe medica a valle. Infortunato e soccorritore sono stati recuperati e trasportati al campo base.

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