Il 22 agosto, in occasione della festività di sant’Augusta, verrà riproposto, per il sesto anno consecutivo, il Cammino dal Duomo di Belluno al Santuario di Serravalle di Vittorio Veneto intitolato alla santa martire, ripercorrendo la via di un antico pellegrinaggio attraverso i monti.
Il “Cammino di santa Augusta” recupera la realtà storico-religiosa di un pellegrinaggio esistito fino al primo dopoguerra, che partiva da Cirvoi e si concludeva al santuario di santa Augusta a Vittorio Veneto. A tal proposito sono ormai pochissime le testimonianze rimaste: un articolo comparso sull’Eco del Castionese e qualche fonte orale di chi all’epoca aveva appena 10 anni. Tradizionalmente si partiva da Cirvoi, si saliva le Ronce, si scollinava a Forcella Zoppei e quindi si scendeva a Serravalle da dove, con un ultimo strappo, si raggiungeva il santuario. Accanto a questo percorso, qualcuno ricorda varianti per la cima del Col Visentin, per il Pian de le Femene o per il Fadalto.
Le testimonianze riportano alla memoria due modi di vivere la traversata. Uno “laico” con l’utilizzo dei carri attraverso il Fadalto o il Pian de le Femene al fine di raggiungere santa Augusta per trovare marito o per scambiare dei prodotti alla sagra; l’altro, invece, più devozionale, attraverso la Forcella Zoppei per chiedere grazie per la salute dello spirito e del corpo (soprattutto per il mal di testa e il mal di schiena).
Nel 1931 un gruppo di 12 ragazze, come ricorda Teresina Tormen, partirono da Cirvoi armate solo di fede e buona volontà e, sfilando per Valdelle, Ronce, Valdart, Zoppei, Fais, attraverso sentieri erbosi e sassosi, dopo aver passato una notte all’albergo sotto le stelle, raggiunsero il santuario. Si tratta di una delle ultime testimonianze prima dell’oblio
Il Cammino sarà motivo/occasione per ricordare don Francesco Cassol, sacerdote “in cammino” con lo zaino in spalla, giubbino da montagna e pedule, scomparso nelle campagne della Murgia tra il 21 e 22 agosto 2010, durante un raid Goum.
Il pellegrinaggio, animato da brevi momenti di riflessione e di preghiera, prenderà il via alle quattro e mezza del mattino dalla Piazza del Duomo di Belluno e culminerà, con la partecipazione alla Messa al Santuario sul monte Marcantone. Il suggestivo tragitto che passa tra i siti più devozionali del Castionese e attraversa le frazioni di Cavessago, Madeago, Le Ronce e Case Valdart si inerpica nel bosco fino a raggiungere la panoramica forcella Zoppei. Dopo la ripida discesa fino a Vittorio Veneto, con un ultimo sforzo in salita attraverso un suggestivo percorso, si raggiunge il santuario di santa Augusta. Complessivamente sono 33 km, con un dislivello di 1.300 metri in salita e di 1.500 metri in discesa.
L’intenzione dei promotori dell’iniziativa è quella di continuare a vivere questo Cammino con spirito di fraternità e desiderio di ripercorrere un’antica tradizione recuperata a distanza di quasi un secolo, compiuta fino al primo dopoguerra e di cui si trova traccia negli archivi storici fino al 1931.
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