Belluno °C

lunedì 15 Dicembre 2025,

Covid, attivato un percorso per il trattamento precoce con anticorpi monoclonali

Nell’ambito dell’Ulss Dolomiti questa terapia ha preso avvio già in marzo con risultati molto soddisfacenti. Ad oggi sono state somministrate oltre 50 dosi dal reparto di Malattie Infettive di Belluno (nella foto il suo direttore, dottor Renzo Scaggiante).

E’ stato attivato un percorso per potenziare e facilitare il trattamento dei pazienti covid positivi con gli anticorpi monoclonali. Ne dà notizia l’Ulss 1 Dolomiti sottolineando che nell’ambito del contenimento del contagio, il trattamento con anticorpi monoclonali ha dimostrato di ridurre il rischio di ospedalizzazione e la carica virale (e quindi il rischio di trasmissione), rivestendo un ruolo essenziale.

I monoclonali sono anticorpi IgG1 che neutralizzano la proteina spike di SARS-CoV-2, impedendone il legame con il recettore ACE2, prevenendo così il successivo ingresso virale nelle cellule umane e di conseguenza la replicazione virale.

Nell’ambito dell’Ulss Dolomiti la terapia contro il covid attraverso l’uso dei monoclonali ha preso avvio già in marzo con risultati molto soddisfacenti. Ad oggi sono state somministrate dal reparto di Malattie Infettive di Belluno oltre 50 dosi.

Secondo le nuove indicazioni regionali, i monoclonali possono essere somministrati ai pazienti positivi sintomatici ad alto rischio. Fondamentale è la tempestività del trattamento. Per questo, già nell’attività di contact tracing, il Dipartimento di Prevenzione fornirà indicazioni circa il trattamento e i contatti col reparto di Malattie Infettive di Belluno per la richiesta di somministrazione che sarà valutata dal team del reparto (il contatto per richiedere la somministrazione dei monoclonali è: malattieinfettive.monoclonali@aulss1.veneto.it).

La somministrazione avviene per via endovenosa della durata di circa un’ora con una successiva ora di monitoraggio, visto che il farmaco ad oggi non ha ancora ricevuto l’autorizzazione definitiva da EMA. Il paziente terminata la somministrazione e il monitoraggio può ritornare a domicilio per continuare l’isolamento fino alla negativizzazione del tampone e alla ripresa delle normali attività.

«I pazienti trattati ad oggi sono oltre 50», spiega Renzo Scaggiante, direttore delle Malattie Infettive. «La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 70 e i 79 anni. Dei pazienti trattati, solo una piccola minoranza ha avuto poi bisogno di ricovero, peraltro per sintomatologia lieve. I mococlonali risultano molto efficaci purché vengano somministrati entro i primi 3-5 giorni».

Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/

1 commento

  • Mi interessa molto. L.e cure precoci a casa sono l’unica soluzione VERA al problema….io sono in Liguria e seguo il gruppo UCDL mi piacerebbe sapere se in zona qui savona/genova c’é qche possibilita di cura con i monoclonali

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *