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lunedì 16 Giugno 2025,

Il saccheggio della storica biblioteca Buzzati rivive in una serata nel Granaio

Il terzo appuntamento di "Giardino Buzzati".

La storia della nascita di una delle più importanti biblioteche di Belluno e l’avvincente rievocazione dell’evento storico che la vide protagonista del saccheggio da parte delle truppe austro-ungariche durante la fine della Grande Guerra, nella primavera del 1918. La Biblioteca Buzzati rivivrà proprio a Villa Buzzati San Pellegrino, tra le mura che un tempo la custodivano, attraverso le parole di Monica Frapporti e le lettura di Mirta Amanda Barbonetti.

Mercoledì 8 settembre, alle 20.45, Frapporti racconterà ai presenti le vicende di questa biblioteca: dalla fondazione da parte di Augusto e del figlio Giulio Cesare, passando per il saccheggio durante l’occupazione del 1917-18, fino al difficile recupero di alcuni libri dopo la guerra e alla donazione degli stessi al Comune di Belluno. Un’avvincente rievocazione storica in cui i libri sono i veri protagonisti, insieme alla Città e al suo Podestà, ai generali, i soldati, gli artigiani e i cittadini, tutti testimoni di quei giorni di guerra e scompiglio.

Augusto Buzzati e il figlio Giulio Cesare vissero fuori Belluno, ma sempre ritornavano in villeggiatura a San Pellegrino, dove l’amore per la natia patria, unito alla passione per la bibliofilia, li portò a fondare una delle biblioteche più considerevoli della provincia. «La raccolta», spiega Frapporti, «era composta per una parte da libri di vario genere, per l’altra parte da opere relative a Belluno e alla sua provincia, la cosiddetta Bibliotheca Bellunensis. Si trattava di una collezione il cui filo conduttore era rappresentato dall’ambito bellunese: una raccolta sia di opere di carattere librario che documentario, manoscritti e a stampa, acquistati sul mercato antiquario o recuperati da altre collezioni familiari».

Augusto Buzzati.

Una storia tutta Bellunese che si era persa nel tempo e che ritorna alla luce attraverso una paziente ricerca storica e una meticolosa ricostruzione dei fatti, il cui racconto sarà arricchito da Mirta Amanda Barbonetti, che leggerà alcuni trai i documenti più emozionanti che Frapporti ha trovato: alcune pagine del diario del saccheggio e l’articolo “Addio ai libri”, pubblicato da Dino Buzzati sul Corriere della Sera dopo essersi recato con il padre a vedere lo stato della biblioteca.

«Oggi la maggior parte della collezione», conclude Frapporti, «è divisa tra vari enti: Archivio storico del Comune di Belluno, Archivio di stato di Belluno, Biblioteca civica di Belluno, ma altri volumi sono conservati altrove e sarebbe davvero interessante ricostruirla almeno virtualmente».

Gli eventi si terranno al Granaio (60 posti). Ingresso offerta libera. Prenotazione obbligatoria al +39 3516082602, dalle 16 alle 19. L’accesso alle manifestazioni sarà consentito solo su esibizione di Green Pass o tampone negativo nelle ultime 48 ore.

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