SlowMachine sabato 9 e domenica 10 ottobre, al teatro Comisso di Zero Branco, presenta il suo nuovo spettacolo «Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta». Lo spettacolo chiude il progetto di SlowMachine all’interno di «A Casa Nostra», un‘importante iniziativa pensata per riattivare la circolazione e la produzione teatrale e artistica delle compagnie venete in Veneto promossa dal Teatro Comunale di Vicenza in collaborazione con Arteven Circuito Regionale insieme al Teatro Stabile del Veneto, con il sostegno della Regione del Veneto.
«Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta» sostituisce, per problemi organizzativi dovuti all’emergenza sanitaria, lo spettacolo precedentemente programmato «La peste» e tratta, attraverso le lotte operaie venete partite dai ceramisti nella cittadina di Nove nei primi anni ’70, la tematica della ricostruzione, della rinascita a partire da una rottura e della frammentarietà della documentazione storica.
Materiali d’archivio realizzati dalla comunità, testi di cronaca della lotta operaia nel paese della ceramica raccolte dalla giornalista bellunese Tina Merlin nel 1971, memorie, ricordi e un vecchio amico giapponese, sono alcuni degli elementi che ci conducono in questa riflessione personale e collettiva sulla ciclicità del costruire, rompere e riparare, sulla fragilità della storia. La regia diventa spettacolo e le riflessioni viaggiano condivise tra video di archivio, video live e riflessioni personali. Nella gentilezza del gesto dell’incontro con una comunità, SlowMachine interpreta i temi della cura e del rinnovamento facendosi ispirare dall’antica tecnica giapponese del Kintsugi, “riparare con l’oro” che trasforma la ceramica spezzata e senza più utilità, in un oggetto prezioso. Così come questa antica tecnica, il percorso teatrale riflette sul valore simbolico della rinascita, della volontà di non nascondere il danno, il trauma, cicatrici e ferite, per renderle preziose e uniche.
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