Con il taglio del nastro da parte del ministro Federico D’Incà ha preso il via oggi, sabato 30 ottobre, a Longarone Fiere, la 43.ma edizione di Arredamont, la mostra dedicata all’arredamento, ai complementi, ai tessuti e all’oggettistica delle case di montagna che si concluderà domenica 7 novembre.
Nel suo intervento D’Incà ha sottolineato che «il settore fiere è rimasto fermo troppo tempo e camminare oggi tra 178 aziende è un’emozione immensa. È il momento di essere orgogliosi perché è la dimostrazione che tutti abbiamo voglia di tornare a vivere e di vedere di nuovo vivere le nostre foreste, di continuare a coltivare il nostro amore per il legno, il bosco, i suoi colori. In un Paese che sta facendo il salto – ha detto ancora il ministro – Arredamont è l’esempio da seguire. Non dobbiamo aver paura, non dobbiamo nasconderci. L’Italia è storia, non solo passata ma futura. E questa storia l’ha scritta anche la montagna, l’ha scritta Arredamont e la esporta a livello internazionale».

«In queste ore in cui ci stiamo preparando ad ospitare il G20 – ha continuato D’Incà – non possiamo dimenticarci che ospiteremo le Olimpiadi, l’evento sportivo più importante del Pianeta e combatteremo con tutte le nostre possibilità perché tutti i settori legati a questi magnifici posti vengano potenziati e non “abbandonati” al loro destino. Una sfida? Si, una sfida che vogliamo e possiamo vincere. Restando uniti e portando eccellenze come Arredamont ad esempi di eccellenze internazionali. Per cui, ben tornata Arredamont!».
All’inizio della cerimonia di inaugurazione il primo saluto è stato quello del presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati: «Piano piano, stiamo tornando alla vita normale. Per noi parlano i numeri di questa 43.ma edizione: 147 imprese (di cui alcune arrivate all’ultimo minuto perché in questo periodo di emergenza sanitaria molti decidono all’ultimo momento), ma abbiamo con noi anche 178 marchi di prestigio. Ci sono aziende provenienti da 12 Regioni italiane e 6 Paesi esteri. La nostra forza è presentare e rappresentare prodotti che sono tipici della natura delle nostre montagne: ed è certamente questo il nostro tratto distintivo, lo stesso tratto peculiare che rende Arredamont un appuntamento unico nel mondo fieristico, anche di pianura».
Da parte sua il presidente del Veneto Luca Zaia, assente per altri impegni, ha affidato a una lettera la sua soddisfazione per la ripresa di Arredamont: «I mobili e gli arredi di montagna hanno il loro appeal e sono frutto di un artigianato creativo ma anche ingegnoso che sa cogliere le richieste di un mercato globale in continua evoluzione. Questo arredamento è anche l’espressione delle montagne più belle del mondo, le nostre Dolomiti, patrimonio dell’Umanità Unesco. Questa è, dunque, una fiera che diventa un volano attrattivo per conoscere il nostro territorio e apprezzarne la ricchezza paesaggistica e culturale. È anche un’occasione di riflessione sulle tematiche legate al legno, una materia prima che è parte del nostro vissuto e che va tutelata, dando vita a una produzione sempre più sostenibile».
È stata poi la volta del sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin: «Questa mattina sono arrivato qui con molta emozione nel cuore nel rivedere riaprire al 100% dopo quasi due anni questi padiglioni. C’è tanta voglia di fiera e questo per me è molto importante: tante aziende ci chiedono di continuare e di partecipare e noi vogliamo accontentarle e andare avanti insieme a loro. Partendo oggi e aspettando l’appuntamento “storico” con la MIG posso solo prevedere un futuro roseo per la Fiera di Longarone».
Per sottolineare l’importanza dell’appuntamento di Arredamont ha voluto essere presente anche il presidente di Confcommercio Belluno, Paolo Doglioni, che vede in questa 43.ma edizione un’occasione unica per ripartire ancora più forti. «Non esiste “una” montagna – ha detto Doglioni – senza manifestazioni come queste. Perché la montagna non vive fine a se stessa, ma perché legata alla ricchezza che produce, una ricchezza non solo per Arredamont o per Belluno e per il Veneto, ma per tutta l’Italia. Il rumore del silenzio, la poesia del bosco sono patrimonio di tutto il mondo».
Per l’on. Roger De Menech, la cui presenza ad Arredamont è per lui sempre motivo di orgoglio, «dietro Arredamont non ci sono solo gli stand, ma un futuro da cogliere per non perdere la nostra provincia. Dopo la pandemia che stiamo ancora combattendo, pur vedendo la fine del tunnel, ci siamo accorti dei cambiamenti sociali ed umani e far incontrare questa domanda con la risposta è il futuro che dobbiamo stringere nelle nostre mani per vincere insieme questa sfida».
Infine l’intervento dell’europarlamentare Gianantonio Da Re. «Arredamont è il trampolino ideale per ripartire non solo per la provincia di Belluno, ma per tutto un territorio. Perché abbiamo le caratteristiche d’eccellenza che sono solo nostre. Quindi grazie alla fiera che è la più grande vetrina per mostrare al mondo quale sia il vero potenziale delle nostre Dolomiti».
Arredamont continua domani e lunedì con orario 10-19, per aprire i pomeriggi feriali fino a venerdì 5 novembre dalle 14 alle 19. Chiuderà col fine settimana del 6 e 7 novembre con orario 10-19.
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