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lunedì 15 Dicembre 2025,

Indispensabile un Centro recupero animali selvatici nel Bellunese

Presa di posizione dei consiglieri regionali dell’Intergruppo per la tutela degli animali e la conservazione della natura Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon (PD) e Cristina Guarda (Europa Verde) a proposito di un cervo investito in comune di Sedico la sera di mercoledì 10 novembre e poi lasciato agonizzante in strada.

«Fa orrore sapere che per ore un animale resta agonizzante a bordo strada, senza che nessuno si preoccupi di chiamare soccorsi, non mancando però di scattare delle foto; è una cosa indegna di una Regione civile e conferma una volta di più la necessità di avere un Cras (Centro recupero animali selvatici) nel Bellunese, come abbiamo chiesto più volte». È quanto hanno scritto i consiglieri regionali dell’Intergruppo per la tutela degli animali e la conservazione della natura Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon (PD) e Cristina Guarda (Europa Verde) a proposito del cervo investito in comune di Sedico la sera di mercoledì 10 novembre a pochi metri dalla caserma dei Carabinieri forestali e morto la mattina seguente.

«Queste strutture hanno un ruolo fondamentale, come il pronto soccorso previsto dalla legge, ma spesso non sono in condizione di svolgerlo per carenza di fondi. Senza dimenticare che ci sono intere province scoperte, a cominciare da Belluno che deve appoggiarsi su Treviso con tempistiche di trasferimento lunghe, difficoltose e nella maggior parte dei casi proibitive. Lo scorso dicembre – fanno presente i tre consiglieri – abbiamo depositato due dettagliate interrogazioni per avere una ricognizione sul numero dei Centri, da chi sono gestiti, a quanto ammontano i finanziamenti e sulla loro attività, su quanti animali erano stati soccorsi, riabilitati e liberati: dopo quasi un anno non abbiamo ancora ricevuto risposta, perché la Regione tace?».

«Nelle sessioni di bilancio – aggiungono – le nostre richieste di maggiori risorse sono state regolarmente bocciate, ma la tutela e la cura della fauna selvatica non possono essere affidate al ‘fai da te’. Ecco perché anche nella manovra di bilancio delle prossime settimane ripresenteremo degli emendamenti per avere fondi adeguati. Se in Lombardia stanziano 700 mila euro per il biennio 2021/22, in Veneto siamo fermi ai 180 mila dell’anno in corso, 34 mila euro in meno rispetto al 2020».

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