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domenica 8 Giugno 2025,

I gestori di rifugio impegnati per una frequentazione sostenibile delle Dolomiti

Saranno protagonisti e in parte artefici delle azioni di sensibilizzazione che la Fondazione Dolomiti Unesco promuoverà nei confronti dei visitatori, per indurli a comportamenti più rispettosi del contesto ambientale.

Provenienti dal Trentino, dall’Alto Adige, dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia, i gestori di rifugio si sono riuniti il 18 e 19 novembre al Brunet Hotels di Primiero San Martino di Castrozza per il quinto incontro annuale organizzato dalla Fondazione Dolomiti Unesco.
«Abbiamo bisogno di raccontare insieme la nostra montagna, fatta di impegno, passione, sacrificio», ha affermato il presidente della Fondazione, Mario Tonina, intervenendo a chiusura dell’incontro. «Valori che si possono tramandare e trasmettere anche grazie alla vostra preziosa testimonianza. Sempre di più i turisti cercano esperienze autentiche. Vogliono conoscere il territorio ed essere guidati dagli operatori locali. Il vostro ruolo è essenziale nell’indirizzare i visitatori verso una fruizione sostenibile e consapevole delle Dolomiti. È per questo che vi chiediamo di lavorare insieme a noi e a collaborare fra di voi, per sostenerci vicendevolmente in questa grande responsabilità».

Dopo una giornata dedicata al trekking in Val Canali per imparare a leggere il paesaggio dolomitico grazie alle competenze di Luciano Gadenz, guida alpina delle Aquile di San Martino, i gestori si sono confrontati sulle problematiche che li accomunano, pur nelle differenze legate alla tipologia di struttura e alla collocazione geografica e amministrativa: approvvigionamento idrico, smaltimento dei rifiuti, sostenibilità, gestione dell’accoglienza, sono aspetti che richiedono una giusta comunicazione verso un’utenza sempre più esigente, che talvolta avanza pretese che denotano una mancanza di consapevolezza del contesto. Ecco perché i gestori hanno deciso di proseguire sulla linea dettata da iniziative come la trasmissione “Noi Dolomiti Unesco” che in questi anni ha consentito loro di raccontare gli aspetti più pratici del loro lavoro.

Molto ricco l’apporto dei rifugisti che hanno aderito all’iniziativa i cui frutti in termini di comunicazione si vedranno nei prossimi mesi. «In un periodo un po’ particolare perché molte persone nuove si sono affacciate alla montagna tocca a noi il ruolo di cercare di educare alla comprensione del contesto montano e del nostro lavoro in maniera semplice e il più possibile autentica in sintonia con la montagna», ha concluso Duilio Boninsegna, gestore del Rifugio Pradidali.

1 commento

  • Pur non conoscendo i dettagli dell’incontro, condivido pienamente gli obiettivi segnalati. Le Dolomiti sono certamente un realtà naturale affascinante e fragile che non può essere lasciata nel tritacarne del turismo “usa e getta”!
    Amo la montagna da sempre e vorrei fare fare qualcosa di utile, come collaboratore/volontario. Se qualche rifugio, non albergo!, sarei felice di fare il mio contributo. Grazie

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