La parità di genere e la lotta contro la violenza sulle donne “parlano”. E lo fanno attraverso le vetrine, le «Vetrine parlanti», secondo il titolo dell’iniziativa promossa dalla Commissione Diritti civili e Politiche di genere del Comune di Ponte nelle Alpi.
E le parole sono quelle di alcune donne che hanno lasciato un segno nella storia: da Frida Kahlo a Coco Chanel, da Peggy Guggenheim a Tina Merlin, da Malala Yousafzai a Margherita Hack, solo per citarne alcune.
L’iniziativa «Vetrine parlanti» prevede l’esecuzione di una performance artistica, a cura della tatuatrice Natasha Panattoni (White Tattoo), con il supporto dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado «Pertini» di Canevoi, coordinati dal loro insegnante di arte. Sulle vetrine dei negozi di viale Dolomiti, che aderiscono all’iniziativa, vengono infatti riprodotti i ritratti di donne, una loro citazione e i contatti del Centro antiviolenza BellunoDonna.
Sono vetrine che fanno riflettere e che si propongono di creare un dialogo virtuale con i passanti e sensibilizzarli alla parità di genere, oltre a intercettare chi è in difficoltà dando l’opportunità di recuperare il contatto del Centro antiviolenza. Non a caso l’iniziativa è promossa nel mese in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre prossimo: giornata designata anche per l’inaugurazione del progetto e di una panchina rossa.
«Si tratta di una tematica di pregnante attualità», afferma la consigliera alle Pari Opportunità, Sabrina Dassiè. «Durante il lockdown sono aumentate le richieste di aiuto di donne maltrattate. A queste suggerisco di non avere paura e di rivolgersi al Centro antiviolenza che è a loro disposizione. Invito tutti a venire a Ponte nelle Alpi per visitare le vetrine, fotografarle e condividerle sui social, così da raggiungere il maggior numero di persone che possano usufruire dei contatti».
La proposta coinvolge istituzioni e privati, adulti e giovani. E proprio ai ragazzi e alle ragazze, agli alunni delle terze classi della scuola «Pertini», è stato chiesto di svolgere un approfondimento biografico per ciascuna delle figure femminili interessate alla riproduzione sulle vetrine, in modo da coglierne il valore umano e il contributo dato alla società attraverso il loro impegno.
All’iniziativa ha collaborato pure la Biblioteca civica di Ponte nelle Alpi.
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