In occasione del suo terzo congresso, la Filca Cisl Belluno Treviso (Federazione delle costruzioni e del legno) lancia un’iniziativa per dare voce alle segnalazioni di irregolarità nei cantieri, che riguardino il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. Verrà ufficialmente presentata martedì 23 novembre a Castelbrando, a Cison di Valmarino (Treviso), nell’ambito del Congresso intitolato «Esserci per la vita». Al centro del dibattito ci sarà il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro e le conseguenze della pandemia sul lavoro nel settore delle costruzioni. Interverranno ai lavori Enzo Pelle (segretario nazionale della Filca), Francesco Orrù (segretario della Filca Veneto), Massimiliano Paglini (segretario di Belluno Treviso), e i ricercatori dell’ufficio Studi della Cisl Veneto Francesco Peron e Stefano Dal Pra Caputo e Franco Lorenzon del Movimento Federalista Europeo.
L’iniziativa annunciata consta di un’apposita pagina – battezzata «Un segnale per la vita» – che sarà postata sul sito della federazione (www.filcaveneto.it); sarà inoltre attivo anche un numero whatsapp valido per il territorio bellunese (335 5710130). Tutti canali dove i lavoratori stessi potranno segnalare le situazioni di irregolarità. Dopo aver verificato le informazioni, gli operatori della Filca interverranno per valutare la situazione segnalata e chiedere eventualmente l’intervento delle autorità, quando necessario.
Nel dare notizia dell’iniziativa, la nota della Filca fa notare che «il totale delle denunce di infortunio in provincia di Treviso è di 8.160: 35 al giorno. In provincia di Belluno le denunce ad oggi sono 1.711, con un morto sul lavoro e due in itinere». Il segretario Marco Potente commenta: «La scia di sangue di lavoratori deceduti facendo il loro mestiere non si ferma e non è più accettabile»; pertanto sottolinea la necessità di una «partecipazione attiva dei lavoratori con campagne di sensibilizzazione e di denuncia», vincendo un radicato preconcetto per il quale «segnalare qualcosa che non va metta in cattiva luce». In questo spirito sono state inviate nei giorni scorsi 3.500 lettere ai lavoratori edili associati, cui seguiranno nuove comunicazioni e messaggi anche ai lavoratori degli impianti fissi.
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1 commento
Maurizio De Zanet
Faccio parte del gruppo Homes voglio segnalare che nelle nostre aziende ci sono a mio avviso molte cose non regolari dal punto di vista della sicurezza.Purtoppo noi come RSU lo abbiamo fatto presente in più riunioni con i rappresentanti della proprietà ma ad oggi non vediamo la volontà di fare le cose che vanno bene, non mi aspetto un cambiamento da oggi a domani ma perlomeno iniziare a vedere in concreto qualcosa a parte le promesse fatte in tanti anni.