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venerdì 20 Giugno 2025,

Alunni di Badilet e di Castion premiati a un concorso del Cai Veneto

Apprezzati l’albun e il video che sono stati prodotti per sviluppare il tema: ««Venti di guerra - Venti di bufera. 1918-2018: uomini e alberi caduti» con il richiamo alla grande guerra e alla tempesta Vaia.

È possibile imparare giocando? I bambini lo fanno sempre, a volte anche la scuola utilizza questo modo di procedere. È stato il caso della seconda classe della scuola primaria di Badilet che guidata dalla maestra Roberta Balcon lo scorso anno ha accolto l’invito del Cai Veneto di partecipare al concorso «Venti di guerra – Venti di bufera».

Il lavoro prodotto ha colpito la giuria per aver raggiunto gli obiettivi proposti dal bando e per la creatività dimostrata ed ha conquistato il primo premio destinato alla scuola primaria. È stata sicuramente una procedura accattivante quella offerta dall’insegnante che ha fatto conoscere le “atrocità e il dolore” causati dalla guerra attraverso l’esperienza degli alberi che oltre ad essere distrutti vengono anche isolati dalla tempesta Vaia.

Sfruttando la fantasia di Aurora Novellati e utilizzando il disegno, ha coinvolto tutta la classe nella produzione di un album di diciannove pagine che si chiude con i bambini in cerchio: il bisogno di “stare vicini” si concretizza tenendosi per mano, nelle mani ritagliate dai bambini e trasformate con l’utilizzo di materiali poveri in alberi colorati.

Un lavoro sicuramente impegnativo ma divertente per i bambini che ha aiutato la comprensione del messaggio che i conflitti vanno risolti senza l’uso della guerra.

Un’altra classe all’interno Istituto comprensivo 3 di Belluno, la 2^ B di Castion, guidata dall’insegnante Anna Spedo, ha accolto l’invito ad affrontare il tema. Alessandro Bacchetti, alunno appassionato della grande guerra, ha sviluppato l’argomento realizzando un video intitolato «I giganti silenziosi» che ha vinto il primo premio nella sezione “Video” della scuola media. Il filmato, originale nella scelta dei protagonisti come in quella dell’applicazione utilizzata per far parlare gli interpreti, ricorda la guerra attraverso la voce di un testimone, il nonno Celeste Balcon, ma dà poi voce a protagonisti silenziosi: il mulo e l’albero.
La loro esperienza non diversa da quella degli uomini induce ad una riflessione sull’agire futuro che deve apprendere dalle esperienze vissute. Il video si conclude con le mani del nonno e del nipote che lavorano sui tralci della vite a dimostrazione della necessità di privilegiare la collaborazione tra generazioni e la trasmissione di competenze maturate.

I vincitori hanno ricevuto “l’assegno gigante” dalle mani del presidente del Cai Veneto, Renato Frigo, in una cerimonia resa commovente dal ringraziamento commosso della piccola Aurora alla maestra Roberta che entra in classe sempre con il sorriso e che ha fatto nascere in loro il desiderio di esplorare le montagne.

I due primi premi del valore di 600 euro saranno consegnati all’Istituto comprensivo 3 di Belluno. Questa opportunità è stata offerta da un accordo tra Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione del Veneto finalizzato alla valorizzazione dei territori del Veneto colpiti dall’evento Vaia e in memoria della Grande Guerra. Al concorso hanno partecipa 34 classi dalla primaria alle superiori di diverse località della regione che hanno avuto la forza di impegnarsi anche durante il lockdown.

2 commenti

  • Bravissimi tutti: insegnanti, bambini, nonni. Esperienza da prendere ad esempio per far crescere in conoscenza e consapevolezza
    i nostri giovani, in questo caso giovanissimi. Una chiave di lettura che permette di entrare nella storia “vivendola”, e facendo questo insieme la rende ancora più valida.

  • i miei complimenti per queste creazioni che valorizzano e aiutano la relazione tra generazioni. Ancor più ricche per me, già alunno della scuola Valeriano di Castion e ora convivendo e apprendendo dalla gente Brasiliana, sofferta e sempre colonizzata come tanti paesi di questo Sud del mondo.
    Brava Roberta continuando a Badilet una educazione vitale e artistica degna di altre generazioni di Maestre, come anche Esperia.
    Complimenti ad Alessandro, forse nonno Celeste Balcon era mio coetaneo o amico, riceverei con piacere il tuo Vídeo

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