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giovedì 12 Giugno 2025,

Lavoratori delle banche, congresso First Cisl Belluno Treviso domani a San Polo di Piave

Mercoledì 1° dicembre al Gambrinus, più di 1.800 gli iscritti nelle due province.

Un settore che sta vivendo una profonda trasformazione, strategica per il sistema-Paese, cruciale per sostenere le aziende e le famiglie e innescare il circuito virtuoso della crescita economica. È il mondo dei servizi finanziari, rappresentato dalla First Belluno Treviso, la federazione della Cisl di riferimento per i lavoratori delle banche, delle assicurazioni, della finanza, della riscossione e delle authority, che celebra il proprio Congresso mercoledì 1° dicembre al Gambrinus di San Polo di Piave. Poco più di 1.800 gli iscritti nelle due province, dei quali oltre un migliaio in Abi, poco meno di 500 nelle Bcc e 150 nel settore delle assicurazioni.

«I nostri obiettivi organizzativi», afferma il segretario generale Giancarlo Cadamuro, «sono il ricambio della dirigenza e la salvaguardia della rappresentanza. La nostra struttura ha la necessità di preparare nuovi quadri per accompagnare la transizione e gestire nel migliore dei modi il ricambio generazionale. Cinque anni fa, al momento del Congresso, la realtà più importante del territorio era Veneto Banca. È passata un’epoca. Le banche stanno in piedi e hanno un futuro se sono gestite con responsabilità e con trasparenza. Le conseguenze dell’irresponsabilità e dell’opacità nella gestione hanno avuto conseguenze drammatiche: famiglie con risparmi azzerati, drammi sociali, impoverimento del territorio. Abbiamo visto di tutto. Il conto l’hanno pagato i clienti e i lavoratori. Oggi la digitalizzazione impone investimenti importanti che per essere sostenuti richiedono dimensioni rilevanti. Le piccole banche non riescono a essere competitive, mentre, in generale, l’occupazione nel settore sta crollando anche per effetto della digitalizzazione e del processo diffuso di chiusura di sportelli».

«Il nostro impegno», aggiunge il segretario generale, «sia sul fronte del risanamento che su quello della digitalizzazione, è sulla sostenibilità dei processi, ma anche e soprattutto per promuovere modelli di partecipazione che possano accompagnare la difficile transizione. Le banche stanno riprendendo a fare utili, soprattutto con il commissionale. Questo comporta per tutti i Gruppi forti pressioni commerciali in capo ai lavoratori. Molti colleghi non reggono e vivono il lavoro con grande tensione e sofferenza. Dobbiamo denunciare i comportamenti scorretti e rilanciare il concetto di vendita etica, sulla base del reale bisogno del cliente e non delle esigenze di commissionale delle banche».

«È compito anche del sindacato di categoria», conclude Cadamuro, «indirizzare il lavoro in questa delicata fase nella quale una consistente fetta di ricchezza arriverà sui mercati italiani attraverso il PNRR. Il buon lavoro aiuta a tenere lontana dal credito la malavita: non è poca cosa».

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