Si è tenuto ieri, giovedì 16 dicembre, nel quartiere fieristico di Longarone il convegno dal titolo «Il deflusso ecologico: prospettive di applicazione della normativa europea» organizzato dal Consorzio Bim Piave di Belluno in collaborazione con la Regione del Veneto, l’Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, la Provincia di Belluno, il Comune di Longarone e Longarone Fiere Dolomiti.
Alla base dell’incontro l’importante obiettivo della Direttiva Europea Quadro sulle Acque: «Impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali, proteggerli, migliorarli e ripristinarli proteggere e migliorare tutti i corpi idrici artificiali e quelli fortemente modificati, al fine di raggiungere un buono stato delle acque superficiali». Per perseguire tale obiettivo con il «Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee» è stato introdotto nel 2012 il concetto di deflusso ecologico, parametro che si riferisce al «volume d’acqua necessario affinché un ecosistema acquatico continui a prosperare e a fornire i servizi necessari». A partire dal 2022 quello del deflusso ecologico sarà quindi il parametro di riferimento per la determinazione delle portate derivabili dai concessionari. «Il convegno vuole essere l’occasione per portare a conoscenza dei sindaci della provincia di Belluno e delle associazioni di categoria una situazione che a breve sarà realtà», ha spiegato il presidente del Consorzio Bim Piave Marco Staunovo Polacco.
Quali saranno le conseguenze dell’applicazione della nuova normativa per il bacino del Piave? Critico l’Assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Giampaolo Bottacin: «Con la nuova normativa europea, dalle nostre simulazioni oltre, che dalle simulazioni di tutti gli Enti che si occupano di acqua come Enel e Consorzi di bonifica, si è verificato che mancherebbe per quasi tutto l’arco dell’anno l’acqua nei nostri laghi con conseguenze devastanti. Ecco perché abbiamo approvato una Delibera di Giunta, in accordo con l’Autorità di Bacino quale Ente che fa applicare questa normativa, con la possibilità di andare in deroga».
Anche Pierluigi Svaluto Ferro, presidente dell’Assemblea di Federbim Federazione nazionale dei Consorzi di Bacino imbrifero montano si è detto preoccupato per un’applicazione rigorosa di questa normativa europea, perché non tiene in considerazione il fatto che potrebbe portare importanti implicazioni negative nei confronti della montagna e della sua economia: «Bisogna ragionare con il modello dei contratti di fiume all’interno dei quali le criticità di ecosistemiche vengono valutate insieme a tutti i portatori di interesse».
Dopo gli interventi tecnici anche del professor Luigi D’Alpaos, del direttore generale di Arpav Loris Tomiato e di Stefano Savio per Enel Green Power (sono disponibili sul canale online di Longarone Fiere Dolomiti qui: www.youtube.com/watch?v=wMOENt7P6u0) ha chiuso il convegno l’intervento del presidente di Uncem, Marco Bussone che ha evidenziato come siamo già nel pieno di una transizione ecologica e «qualsiasi norma che si aggiunge non può mettere in crisi quella capacità di traguardare il futuro che già abbiamo».
«Sappiamo tutti dell’importanza dell’ambiente, anche in Europa», ha detto il presidente di Longarone Fiere Gian Angelo Bellati, «il Green Deal, questo grande obbiettivo del 2050 di un’Europa senza anidride carbonica è un po’ la strada che noi dobbiamo seguire. Ci occuperemo di questo tema praticamente in tutte le nostre manifestazioni, anche nell’ambito della prossima Ri-Costruire (19-20 e 25-26-27 febbraio 2022) che, come di consueto, aprirà il calendario del nuovo anno fieristico».
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1 commento
Gianluca Bordiga
Salve. Ho ricevuto da un amico questo link. Sono Presidente di una Federazione di 25 formazioni sociali che operano nei 31 Comuni del bacino idrografico del Chiese per la salvaguardia dello stesso. Il bacino è molto grande e da un secolo soffre per sfruttamento abnorme delle acque, compreso il suo rilassamento morfologico lago d’Idro. Vorrei avere la possibilità di stabilire un contatto con Voi, per rafforzare la nostra azione di rigenerazione e tutela del bacino. Quella indicata è la casella eMail della Federazione. Il mio telefono è 340.2930784. Vi ringrazio. Saluti (Gianluca Bordiga).