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Il Corriere delle Alpi intervista il 54enne che giovedì scorso, in pieno centro storico a Belluno, ha tentato di fermare un atto di vandalismo e per questo è stato aggredito da un “branco” di ragazzini, che lo hanno fatto cadere e lo hanno ricoperto di calci e pugni alla testa e al corpo, rompendogli il naso, fratturandogli l’osso sopra l’occhio, incrinandogli un paio di costole. Un atto di enorme gravità, davanti al Teatro Comunale. L’uomo racconta che cos’è successo, mentre si spera che la telecamera di videosorveglianza collocata proprio lì davanti possa aiutare a capire, anche se i 7-8 ragazzi del “branco” avevano la mascherina e il cappuccio della felpa calato sopra la testa.
Il dottor Sandro Cinquetti, responsabile della prevenzione in Ulss 1 Dolomiti, mette in guardia: quando Omicron sarà prevalente dobbiamo aspettarci un raddoppio degli attuali casi di contagio da coronavirus. E siccome già l’attuale situazione mette in affanno gli ospedali e il sistema dei tamponi e del tracciamento, possiamo ben immaginare che cosa potrebbe succedere di qui a poco. Intanto si ragiona addirittura sulla possibilità di riservare i tamponi (che ormai scarseggiano anche per le Ulss, non solo per le farmacie) solo ai casi di persone sintomatiche, con il rischio che il virus circoli portato in giro dagli asintomatici. Oggi il governo potrebbe assumere nuovi provvedimenti, il ministro Brunetta proporrà il super green pass per tutti i lavoratori, nel pubblico e nel privato.
Ieri l’annuncio: il San Martino, ospedale principale a servizio di tutta la nostra provincia, sarà radicalmente ristrutturato per l’adeguamento alle normative di sicurezza, prima di tutto contro terremoti e incendi. Presentato il progetto; sarà un investimento da 45 milioni di euro.
Questo e altro nella Rassegna stampa di RadioPiave InBlu di oggi, condotta da Luigi Guglielmi.
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1 commento
Giuseppe
L’aggressione in pieno centro a Belluno è un fatto davvero grave per una città di medie dimensioni. La causa risiede nell’emergenza educativa: i genitori non hanno tempo né capacità e tanto meno volontà di instaurare con i propri figli relazioni significative. La società, dal canto suo, si è orientata ad una cultura dell’effimero; la politica dà spettacolo di apprezzare la violenza; e così via…