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giovedì 12 Giugno 2025,

“Prova di sintonia” per la Sezione di Belluno dell’Associazione Radioamatori

Esercitazione a livello nazionale per la verifica delle apparecchiature radio e relative antenne appositamente installate che fanno parte della “Rete alternativa di emergenza delle Prefetture Italiane”.

Il 29 dicembre un socio della Sezione ARI (Associazione Radioamatori Italiani) di Belluno, assieme ad un funzionario della Prefettura, ha partecipato alla “prova di sintonia” numero 451 che si è svolta presso i locali del CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) di Belluno, in zona aeroporto. Si tratta di una esercitazione a livello nazionale per la verifica delle apparecchiature radio e relative antenne appositamente installate che fanno parte della “Rete alternativa di emergenza delle Prefetture Italiane”. Questa “Rete Alternativa” è un dispositivo voluto dal Ministero dell’Interno, finalizzato a costituire un sistema alternativo di comunicazione fra le Prefetture ed il Ministero dell’Interno stesso, che consenta il ripristino delle comunicazioni qualora vengano a cessare quelle ordinarie in caso di gravi calamità o che consenta di supportarle con finalità di Protezione e di Difesa Civile.

Per questa esigenza tutte le Prefetture italiane sono state dotate di apparecchiature ricetrasmittenti in onde corte (HF) amatoriali e delle relative antenne. Le attività operative della Rete Alternativa vengono gestite dall’ARI impiegando alcuni soci iscritti alle Sezioni dei capoluoghi di provincia. Il Ministero dell’Interno, d’intesa con l’ARI, ha nominato un Coordinatore della Rete ed ha identificato tre Prefetture che svolgono la funzione di “Capo Maglia”, dislocate nel Nord (Varese), Centro (Siena) e Sud Italia (Reggio Calabria).

Le prove di sintonia sulla Rete Alternativa, oltre a verificare la funzionalità delle apparecchiature dei CCS, ha la funzione anche di sperimentare le possibilità di collegamento nella banda delle onde corte che dipendono dalla propagazione delle onde radio, e addestrare gli operatori alla tipologia di traffico radio previsto (fonia e digitale). Alle prove partecipano anche il Dipartimento di Protezione Civile, la Presidenza ARI, la Repubblica di San Marino e una unità navale della Marina Militare.

Saltuariamente vengono anche organizzate delle esercitazioni che coinvolgono CCS e COM (Centri Operativi Misti). Questi ultimi sono organismi di coordinamento intermedio che vengono attivati in emergenza su disposizione prefettizia, allo scopo di assistere più Comuni colpiti da una calamità. Anche nei COM sono presenti dei radioamatori ARI che hanno il compito di rimanere in costante contatto radio con il CCS per l’interscambio di specifica messaggistica di emergenza.

Questo dispositivo organizzativo rappresenta un impegno importate per la Sezione ARI di Belluno, poiché è necessario disporre di un adeguato numero di operatori in grado di gestire le stazioni radio in modo corretto e i nuovi operatori che si inseriscono devono essere formati e seguiti da quelli più esperti per assicurare la necessaria efficienza che le situazioni drammatiche impongono.
Ad esempio, la situazione di emergenza causata dalla tempesta “Vaia”, ha coinvolto numerosi operatori radio che hanno contribuito in modo determinante a superare le enormi difficoltà che erano state causate dalla totale assenza dei collegamenti radio convenzionali. In quell’occasione infatti, tutti i collegamenti telefonici e telematici erano stati interrotti dalla violenza degli eventi atmosferici. Grazie all’impegno di alcuni operatori ARI, appartenenti alle Sezioni bellunesi e trevigiane, che hanno operato sia al CCSsia ai COM, è stato possibile assistere i Comuni colpiti in modo efficace.

Vale la pena sottolineare che il radioamatore deve rispettare il Codice delle Comunicazioni elettroniche che, tra le varie prescrizioni, prevede si debbano «garantire le comunicazioni, in caso di catastrofi naturali o di emergenze nazionali, tra i servizi di emergenza e le autorità», nonché «garantire le comunicazioni delle autorità pubbliche per avvisare il pubblico di minacce imminenti e per attenuare le conseguenze di gravi calamità». Quindi chi decide di sottoporsi all’esame previsto per conseguire la patente e successivamente l’autorizzazione per l’impianto e l’esercizio di stazione di radioamatore, è consapevole che la propria passione potrebbe essere necessaria in situazioni di emergenza.

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