Una Montagna di Libri propone l’incontro dal titolo «Da Kabul è tutto. Cosa succede in Afghanistan e perché ci riguarda», con i giornalisti Cecilia Sala e Daniele Raineri. Appuntamento domani, sabato 8 gennaio, al Miramonti Majestic Grand Hotel ore 18.
Il 15 agosto 2021 i talebani hanno preso Kabul. Mentre la Repubblica collassava su se stessa, il mondo assisteva alla fuga di centinaia di migliaia di persone. Cecilia Sala, freelance, era sul campo, per raccontare in presa diretta, con coraggio, le violazioni dei diritti umani, gli abusi, la nuova configurazione del potere. Con Daniele Raineri, giornalista e inviato del Foglio, parlerà di Afghanistan e di Medio Oriente a Una Montagna di Libri, la festa internazionale della letteratura protagonista della stagione di Cortina d’Ampezzo. Chiedendosi che cosa succede in quel paese e perché ci riguarda direttamente.
Mentre calava il buio sull’Afghanistan, nell’estate dell’anno appena concluso, ad accendere i riflettori per raccontare con coraggio quello che succedeva c’era una giornalista italiana neanche trentenne. Cecilia Sala, non come corrispondente delle maggiori televisioni, ma come freelance, è andata subito a Kabul. Ha viaggiato per il paese quando in pochissimi si azzardavano a varcare il confine, per documentare le conseguenze del ritiro, gli abusi, le violazioni dei diritti umani e la nuova configurazione del potere. Con lei e con Daniele Raineri, inviato del Foglio in Afghanistan e a più riprese in Medio Oriente, che aveva seguito il ritiro dei soldati italiani e le evacuazioni della nostra aeronautica dall’aeroporto internazionale di Kabul, all’incontro di Cortina si porranno alcune domande: sul ruolo delle nuove potenze, Cina e Russia in primis, nella corsa per l’egemonia asiatica; sulla ritirata di America ed Europa; sul relativismo di chi dice “lasciate che gli afghani si governino da sé”, come se il loro destino non importasse. E sull’effettiva tenuta di un regime, quello talebano, che deve fare i conti non solo con le proprie divisioni interne, e con una società cresciuta e maturata rispetto al 2001, ma soprattutto con un paese vicino al collasso economico e umanitario.
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