La suggestione del ricordo storico e dei canti ad esso collegati hanno fatto da filo conduttore della celebrazione tenutasi nella mattinata di oggi, sabato 29 gennaio, nel Tempio Ossario di Mussoi a Belluno per la «Giornata della memoria e del sacrificio alpino» organizzata dalla Sezione di Belluno dell’Associazione Nazionale Alpini.
Alla cerimonia hanno preso parte delegazioni dei 44 Gruppi della Sezione, del 7° Reggimento
Alpini e di alcune associazioni combattentistiche d’arma.
Nell’introduzione il segretario sezionale Ana, Giuliano Pastori, ha ricordato il 79° anniversario della battaglia di Nikolajewka (26 gennaio 1943) e il sacrificio di decine di migliaia di soldati in terra russa, tra i quali quasi un migliaio provenienti dal territorio provinciale bellunese.
La Santa Messa è stata concelebrata da mons. Sandro Capraro, assistente spirituale della Sezione, e dal parroco padre Esterino Biesuz, già alpino della Tridentina e del 7°, che ha sottolineato come il sacrificio di tanti giovani soldati di allora debba essere “letto” come un richiamo perentorio alla vita: «Basta guerre, a voi dopo di noi il compito di costruire solo strumenti e situazioni di pace».
La cerimonia ha avuto anche una colonna sonora affidata alle emozioni provocate dai canti «Nikolayewka» e «L’ultima notte degli alpini» di Carlo Geminiani e Bepi De Marzi e «Io resto qui» di Giuliano Penco e Giorgio Susana. La tromba di Ivan Roldo, poi, ha suggellato con il «Silenzio» momenti di autentico coinvolgimento emotivo tra i presenti.
L’incontro è terminato con la recita della «Preghiera del Caduto» e i ringraziamenti finali del presidente delle penne nere bellunesi, Lino De Pra, che ha dato appuntamento ai presenti per analogo evento di fine gennaio del prossimo anno.
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