«Che i Serrai siano chiusi da tempo ormai lo sanno tutti», afferma il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, «lo si capisce molto chiaramente anche arrivando ai loro ingressi, considerato il notevole impiego di reti da cantiere, fil di ferro, lucchetti e segnali di divieto di ogni tipo. È già stato più volte spiegato che finché il cantiere è aperto e i lavori non saranno terminati, la gola dei Serrai rimane interdetta sia ai normali turisti sia ai più ardimentosi alpinisti ma anche ai cittadini residenti».
Ma evidentemente non basta e c’è chi comunque forza le barriere per entrare nella gola di Sottoguda, magari per arrampicare sulle cascate di ghiaccio. E poi capita che qualcuno si faccia anche male e si renda necessario l’intervento del Soccorso alpino, in un posto dove non dovrebbe entrare nessuno. Il sindaco ha deciso: ci saranno più controlli e anche multe più salate.
«Come spesso accade nel nostro Paese, i divieti vengono considerati un optional e molta gente li ignora», sono ancora parole del sindaco, «questo fanno anche gli stranieri probabilmente convinti che in Italia si faccia normalmente così. Per questi motivi ma soprattutto a tutela di chi ha delle responsabilità oggettive, onde evitare che poi non si venga anche accusati di mancata informazione, comunico che, anche a seguito dell’incidente occorso ad un alpinista su una delle cascate di ghiaccio e al necessario intervento del Soccorso Alpino e dell’elicottero, i controlli sono stati intensificati e così pure le sanzioni».
«Termino dicendo che conosco bene i Serrai e la loro importanza turistica per l’intero comprensorio e che come tutti auspico una loro riapertura il più presto possibile, conscio però anche delle difficoltà oggettive che quel lavoro ci mette davanti», conclude De Bernardin.
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