È stata presentata oggi alla stampa la nuova guida della provincia di Belluno di Touring Club e Slow Food, inserita nella collana “Itinerari”, che sarà nelle librerie di tutta Italia a partire dal 7 aprile al costo di 14,90 euro. Realizzata grazie a un finanziamento del Fondo Comuni confinanti nell’ambito del progetto provinciale «Vivere le Dolomiti», per il momento è stata stampata in 10 mila copie con una spesa di 26 mila euro. In 180 pagine, ricche di tante foto e cartine, propone una visione particolare del territorio bellunese, fatto di suggestioni e di ritmi lenti, legati a un modo più attento di fare turismo, lontano dal “mordi-e-fuggi”.
«Il turismo lento è oggi uno dei modi migliori per promuovere il nostro territorio e intercettare nuovi visitatori», ha sottolineato il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «L’equilibrio tra sostenibilità e sviluppo del turismo come business su cui far crescere le nostre comunità passa anche da qui: dalla consapevolezza delle ricchezze che abbiamo, ben descritte in questa guida di Touring e Slow Food; e dalla volontà di promuoverle, anche partendo dalle piccole realtà agricole, dai sapori e dai prodotti che la montagna bellunese rappresenta».
La nuova guida, che ha per titolo «Belluno, Feltre, Cortina d’Ampezzo e le Dolomiti Venete» e per sottotitolo «In montagna tra città d’arte, celebri vette, valli e sapori d’alta quota», è stata illustrata alla presenza di Luciano Mornacchi (direttore commerciale di Touring Editore), di Eldo Candeago (console del Touring Club di Belluno), di Lorenzo Savoini (della Condotta Slow Food di Belluno), dei vertici della Dmo Dolomiti e delle rappresentanze delle associazioni agricole, Coldiretti Belluno e Confagricoltura Belluno, che hanno collaborato attivamente soprattutto nell’individuazione delle aziende agricole da inserire nel testo come luoghi di produzione dei sapori tipici.
«Per noi è un vanto aver fatto parte della collaborazione che ha portato alla luce questa guida», il commento di Michele Basso, direttore Dmo. «La scoperta a passo lento del nostro territorio è un valore aggiunto, perché permette di far conoscere ricchezze spesso sconosciute, anche agli stessi bellunesi».
Il volume è articolato in cinque capitoli di visita, strutturati in forma di itinerari (da qui il titolo della collana). «Il tracciato e i motivi d’interesse sono tratteggiati nell’introduzione di ogni capitolo, a cui seguono le informazioni sui percorsi stradali, con la rappresentazione cartografica dell’area interessata», ha spiegato Luciano Mornacchi. «La descrizione dell’itinerario si articola in tappe numerate, con testi che indicano approfondimenti di visita di tema enogastronomici o più generalmente turistico. Chiude ogni capitolo la sezione degli indirizzi slow: preziosi suggerimenti per dormire, mangiare, fare acquisti».
Il primo capitolo è dedicato a «Belluno, il Piave, l’Alpago e il Cansiglio». Nel secondo itinerario spazio a «Feltre e il suo territorio». «Agordino, Val di Zoldo e Longarone» occupano il terzo capitolo, mentre «Cortina e la conca ampezzana» hanno il quarto. Chiudono il volume «Il Cadore e il Comelico», prima della lista di punti vendita, trattorie, ristoranti e agriturismi.
«Abbiamo voluto rappresentare i locali che non solo sono di eccellenza, ma praticano la filosofia di Slow Food, vale a dire preservano la biodiversità, valorizzano la produzione locale, danno giusta dignità ai produttori e lavorano per ridurre l’impatto ambientale e lo spreco alimentare», ha spiegato Lorenzo Savoini, che ha lodato anche la capacità di dialogo e di condivisione delle diverse realtà che hanno contribuito alla realizzazione della guida, confidando la convinzione che si tratta di uno strumento che potrà davvero promuovere i valori incommensurabili del territorio e «far conoscere anche gli aspetti più nascosti che meritano di essere valorizzati», ha aggiunto Eldo Candeago.
Massimiliano Guiotto di Confagricoltura si è compiaciuto che la guida valorizzi gli aspetti ambientali ed enogastronomici e che sia “targata” Touring, un marchio importante; Michele Nenz, della Cordiretti, ha ricordato un altro itinerario, la «Strada dei formaggi e dei sapori delle Dolomiti Bellunesi», al quale la guida dedica due pagine, e ha auspicato che in futuro, oltre a quelli automobilistici, possano esser presentati anche altri itinerari capaci di valorizzare altre realtà del territorio provinciale.
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