Sono 41 in totale le manifestazioni di interesse presentate dai Comuni veneti in risposta all’avviso della Regione finalizzato all’individuazione di un soggetto pubblico interessato ad attuare per il Veneto un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo storico a rischio abbandono o abbandonato. Il valore del bando nell’ambito Pnrr è di 20 milioni di euro. Tra le 41 domande pervenute, tutte ritenute ammissibili da un primo esame istruttorio, ne sono state scelte 9, fra cui 3 bellunesi relative a Mel, Cibiana di Sotto e Sottoguda. Le altre 6 riguardano borghi dei Comuni di Ariano nl Polesine (Rovigo); Pieve di Soligo, Sarmede e Susegana (Treviso), Recoaro Terme (Vicenza); Brenzone sul Garda (Verona).
«Dalla montagna al lago, dalla costa alle terme, la partecipazione all’avviso della Regione è stata davvero importante», sottolinea l’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari. Tutti i 9 progetti che sono stati scelti sono notevoli per qualità di elaborazione e, oltre a possedere le caratteristiche necessarie, presentano anche elementi di rilevante spessore e apprezzabili fattori di qualità».
Potevano presentare manifestazione di interesse i Comuni del Veneto con un borgo storico, all’interno del loro territorio, caratterizzato da un avanzato processo di spopolamento, con un numero di unità abitative non superiore a 300, interessato da un progetto di recupero e rigenerazione, in grado di integrare le politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e di sviluppo culturale economico e sociale degli stessi.
La Regione del Veneto – come detto – ha raccolto 41 domande che sono state vagliate da un Nucleo di valutazione composto da dirigenti regionali, un rappresentante di Anci Veneto, un rappresentante del Segretariato regionale del Ministero della cultura che ha verificato i requisiti primari dei borghi, le caratteristiche culturali e ambientali, le potenzialità di sviluppo dell’area, il riconoscimento Unesco, la presenza di beni culturali, il partenariato avviato, le caratteristiche storiche e paesaggistiche e culturali, la collocazione in contesti di eccellenza. Sono stati presi in considerazione anche gli interventi di riqualificazione proposti, completezza e novità dei progetti, risultati attesi, piano finanziario, programma attuativo e cantierabilità, strategia integrata di sviluppo a lungo termine, valorizzazione degli spazi pubblici.
I Comuni pre-selezionati potranno completare le proposte presentate integrandole con gli elementi richiesti per uno studio di fattibilità entro l’1 marzo 2022. Ci sarà un nuovo vaglio da parte del Nucleo di valutazione cui seguirà una delibera da parte della Giunta regionale con l’individuazione del progetto vincitore. Entro il 15 marzo la Regione siglerà con il Comune selezionato l’Intesa prevista e trasmetterà la proposta al Ministero della cultura. Infine seguirà una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal Ministero per verificare la coerenza delle proposte progettuali con il Pnrr, fase che si concluderà entro maggio 2022 con un decreto ministeriale di ammissione al finanziamento.
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