L’Associazione Nazionale Vittime civili di Guerra in collaborazione con le Scuole in Rete per un Mondo di Solidarietà e Pace, l’Associazione Amici delle Scuole in Rete e l’Ufficio Scolastico provinciale organizza per giovedì 24 febbraio al Teatro Comunale di Belluno un doppio spettacolo dell’attrice Roberta Biagiarelli dal titolo «Figlie dell’epoca. Donne di pace in tempo di guerra».
La performance, da cui l’autrice ha tratto anche un libro, racconta delle 1.136 donne che il 28 aprile 1915 da tutto il mondo si riunirono all’Aja per tentare di fermare la guerra e poi di altre donne e del loro punto di vista sulla guerra e sul tema della solidarietà, dell’attenzione e attivazione verso gli altri.
Lo spettacolo della mattina è inserito all’interno della cerimonia di premiazione del concorso per studenti «Shoah e vittime civili: ieri come oggi l’obiettivo sugli innocenti». Si tratta di un concorso con le scuole che l’Anvcg ha cominciato a sperimentare per la prima volta a Belluno e che poi ha esteso a livello nazionale con grande successo. Il tema del concorso bellunese di quest’anno vuole mettere in evidenza e in relazione il dramma delle vittime della Shoah, che sono vittime civili di un odio che precede, ma che si intensifica e si intreccia con la Seconda Guerra Mondiale, e le vittime civili delle guerre di oggi, alla scoperta di differenze, somiglianze, inferenze o consonanze tra le situazioni e il dolore vissuto ieri come oggi dalle vittime delle guerre e dell’odio.
L’evento nel suo complesso vuole rendere gli studenti protagonisti nella riflessione sul significato e sul valore della memoria e sulla necessità di trarre insegnamenti dalla storia per operare nel quotidiano scelte di pace e giustizia. Un tema di grande attualità, visti i venti di guerra di questi giorni. L’evento porterà a riflettere su come la guerra di oggi abbia come obiettivo primario la popolazione civile, in quanto le vittime civili nei conflitti odierni sono spesso attorno al 90% del totale e sugli effetti duraturi delle guerre, che si prolungano per molti decenni oltre la stipula dei trattati di pace, con distruzioni, carestie indotte, sconvolgimenti socio-economici, esodi, le migrazioni forzate e presenza di mine o ordigni inesplosi, capaci di sopravvivere al secolo. L’appassionato racconto di Biagiarelli, quindi, sulle donne che nella storia hanno tentato di fermare le guerre forse potrà essere di ispirazione non solo per gli studenti, ma anche per gli adulti, a cui è riservata la replica serale dello spettacolo con inizio alle ore 20.30, sempre al teatro Comunale di Belluno.
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