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venerdì 6 Giugno 2025,

Riconoscimento all’ospedale di Feltre per la cura del tumore alla prostata

Gli è stato assegnato il Bollino Azzurro per l’approccio professionale e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti.

Tra i 94 ospedali in Italia premiati oggi dalla Fondazione Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel quadro della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023), c’è anche l’Ulss Dolomiti con l’ospedale di Feltre.
Il Bollino Azzurro viene assegnato agli ospedali che assicurano un approccio professionale e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle persone con tumore alla prostata attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo.
La valutazione delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro si è basata sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 10 domande volte a misurare la qualità e la multidisciplinarità dei servizi. Tra le 94 strutture che hanno ottenuto il riconoscimento c’è anche l’ospedale di Feltre.

«Ogni anno, circa 70-100 persone vengono sottoposte nel nostro ospedale a chirurgia di prostatectomia radicale. Le tecniche chirurgiche utilizzate, anche grazie all’ausilio delle moderne tecnologie come la laparoscopia tridimensionale o la tecnologia 4K, consentono una ampia conservazione delle strutture muscolari del pavimento pelvico e delle terminazioni nervose. Questo si traduce in un più rapido recupero dall’intervento e una riduzione dell’incidenza dell’incontinenza urinaria post-operatoria», spiega il direttore dell’Urologia di Feltre Roberto Bertoldin. «Inoltre le moderne tecniche radioterapiche, in combinazione o meno alla chirurgia, alla terapia ormonale, alla chemioterapia, ai nuovi farmaci disponibili, permettono una buona gestione anche dei pazienti con malattia avanzata».

La radioterapia dell’Ulss Dolomiti, grazie a tecniche di erogazione modulata della dose abbinate a programmi di trattamento guidato dalle immagini è all’avanguardia per i trattamenti del cancro della prostata, con l’erogazione di alte dosi di radiazioni in sole 3-5 sedute, spiega Alessandro Magli, direttore della Radioterapia di Belluno. Questo si traduce in grossi vantaggi: la persona assistita può concludere il ciclo di cure in breve tempo, limitando gli spostamenti e risparmiando tempo, oltre ad avere vantaggi terapeutici.

«La diagnosi e i trattamenti per le cure della neoplasia prostatica in Ulss Dolomiti risultano in linea con gli standard internazionali», commenta la direttrice generale dell’Ulss Dolomiti, Maria Grazia Carraro. «Il riconoscimento del Bollino Azzurro ci spinge ancora di più ad incentivare i percorsi multidisciplinari, imprenscindili per offrire il meglio delle cure ai nostri assistiti: quando una persona ha una patologia oncologica nella nostra Ulss sa che sarà curata da equipe multiprofessionali che si fanno carico a tutto tondo del problema sanitario, accompagnando la persona nel percorso diagnostico e terapeutico».

2 commenti

  • Io sono stato operato il 2019, di prostatectomia radicale, a distanza di quasi 3 anni posso dire di aver pressoché dimenticato l’intervento, non avendo problemi legati a tale patologia.
    Posso per questo ringraziare tutta l’equipe del dott. Bertoldin che hanno dimostrato oltre una grande professionalità anche una spiccata umanità.

  • Bertoldin un grande!!! Uno dei pochi medici che ho conosciuto che possiede grande umanità oltre che professionalità !!!

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