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In questi giorni è a Belluno il Maestro Massimiliano Ferrati, uno dei più grandi pianisti italiani, per un concerto al Teatro Comunale e una masterclass rivolta ai giovani musicisti bellunesi organizzata in collaborazione con la Scuola di musica Miari.
Il programma propone un raro Mozart in minore che mostra un nesso con la drammaticità dei «Quadri di un’esposizione». Nell’intervista concessa all’Amico del Popolo Ferrati illustra alcuni spunti interpretativi e soprattutto si sofferma sull’ultimo “quadro”, quello che ci pone davanti alla grande porta di Kiev. Sì, Kiev: il Maestro Ferrati ha nella capitale dell’Ucraina molte conoscenze artistiche ed è commosso e addolorato per quel che sta succedendo lì, per l’aggressione da parte della Russia. Kiev: dove Ferrati ha ascoltato le campane a cui Musorgskij si riferì e ne ha compreso il vero ritmo, il colore, che l’interpretazione al Comunale rispetterà. Con l’auspicio e la preghiera che questo dramma finisca presto, che si ritrovi lo spirito di dialogo che è proprio della musica e che deve continuare a unire i musicisti.
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.
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