L’Istituto Canossiano di Feltre ha risposto all’appello dello street-artist parigino JR, l’“artivista” – come ama definirsi – che ha comunicato messaggi di umanità attraverso le immagini in spazi urbani di tutto il mondo. Oggi, lunedì 21 marzo, in via Campogiorgio a Feltre è stata realizzata una installazione artistica approvata da JR, in network con altri 138 paesi: 40 metri di gigantografie per “raccontare” 80 volti.
Il tutto ha preso avvio due anni fa, con un’iniziativa che aveva lo scopo di coinvolgere gli studenti della scuola di via Montegrappa in un progetto di portata mondiale, dal titolo “Insideout Project”, ideato e promosso dallo street-artist parigino JR. Si tratta di un’ambiziosa iniziativa globale di arte collaborativa, un esperimento di impegno civile che si concretizza attraverso l’arte, a partire dalla considerazione che l’arte, forse, non può cambiare il mondo, ma può cambiare le persone che agiscono nel mondo. E sono state più di 400 mila le persone di oltre 138 paesi che, con i loro messaggi su argomenti quali diversità, cambiamento climatico, istruzione, razzismo, parità di genere, hanno “comunicato per immagini” negli spazi pubblici delle città e successivamente online, nei canali social delle piattaforme di riferimento.

E questo è accaduto anche a Feltre, dove un centinaio di ragazzi, con le loro insegnanti, hanno aderito e partecipato, “mettendoci la faccia”, per esprimere il messaggio ideato dalle studentesse della 2^ Liceo delle Scienze Umane e delle Arti Comunicative dell’Istituto Canossiano: «We don’t need to be perfect, we need to be brave» («Non abbiamo bisogno di essere perfetti, abbiamo bisogno di essere coraggiosi»). L’adesione al progetto è stata approvata da JR in persona. Poi si e provveduto a realizzare le fotografie a scuola, la cui stampa è stata però curata dall’artista parigino, e quindi inviata alla scuola.
Con l’appoggio del Comune di Feltre, i ritratti fotografici sono stati affissi sulle mura cittadine, lungo via Campogiorgio, e vi resteranno per una quindicina di giorni, per essere il luogo dove condividere e diffondere un messaggio di cambiamento e di speranza di notevole impatto, soprattutto per le giovani generazioni. Iniziativa che è anche simbolo del tentativo di vivere la propria realtà urbana in modo alternativo, mediante l’arte e la partecipazione attiva. «Essere dunque nella città di Feltre e al contempo nel mondo», questa l’idea di fondo che sorregge tutto il lavoro dei ragazzi del Canossiano.
Isabella Pilo
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