Si è tenuto ieri, venerdì 25 marzo, un nuovo incontro del tavolo regionale di monitoraggio relativo al percorso di reindustrializzazione dello stabilimento Ideal Standard di Trichiana. All’incontro, presieduto dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan con il dirigente dell’Unità di crisi regionale Mattia Losego, hanno partecipato i rappresentanti di Ideal Standard, l’advisor Sernet spa, Confindustria Belluno, le organizzazioni sindacali Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil, unitamente alle Rsu, ai rappresentanti del Ministero per lo sviluppo economico e Invitalia.
Il tavolo di monitoraggio è servito per fare il punto rispetto al percorso del processo di reindustrializzazione, condiviso tra le parti, con particolare riguardo allo stato di avanzamento dell’approfondimento della proposta avanzata dalla cordata composta da Banca Finint, Delfin sarl, Luigi Rossi Luciani Sapa e gruppo Pro-gest.
Nello specifico, il tavolo ha preso atto che le parti hanno raggiunto un accordo di massima sui termini e le condizioni chiave per l’acquisto dello stabilimento di Trichiana e del marchio Ceramica Dolomite (compresa anche la conferma degli attuali 450 dipendenti).
Rispetto a questi elementi di novità è stato dato mandato alle parti di chiudere l’accordo. «Ora proseguiremo con il massimo impegno lungo questo percorso oramai tracciato affinché sia di soddisfazione per tutte le parti coinvolte», ha commentato Enrico Marchi, presidente di Banca Finint, promotore della cordata interessata alla Ideal Standard che vede tra le sue file imprenditori del calibro di Leonardo Del Vecchio, Luigi Rossi Luciani, e Bruno Zago.
Molto soddisfatto anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, secondo il quale «l’accordo di massima per il passaggio di proprietà e il rilancio dello stabilimento Ideal Standard di Trichiana rappresenta un passo molto importante per il futuro della ceramica sanitaria e del territorio».
«Adesso continueremo a seguire gli ultimi passaggi per questa importante realtà del Bellunese», ha detto il ministro. «L’obiettivo è chiaro: grazie alla solida cordata veneta si vuole ripartire con grande determinazione per rilanciare la fabbrica e valorizzare le grandi competenze dei lavoratori di Trichiana».
Il tavolo istituzionale verrà riaggiornato il prossimo 14 aprile.
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