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giovedì 5 Giugno 2025,

Incendi, a Soffranco ormai le fiamme sono scese in strada

Nella foto fornita dall'assessore regionale Gianpaolo Bottacin la situazione di stamattina, con le fiamme ormai arrivate al margine della strada provinciale 251 della Val di Zoldo, nei pressi di Soffranco (Longarone). La strada della valle rimane chiusa.

Le operazioni per lo spegnimento dei due incendi di Longarone sono riprese stamattina, lunedì 28 marzo, dopo lo stop necessariamente imposto dalla notte. Ma di notte si fermano gli uomini, non le fiamme. E stamattina il personale che da giorni è sul fronte dei roghi ancora attivi si è trovato a contrastarli addirittura dall’asfalto della Provinciale 251 della Val di Zoldo, nei pressi di Soffranco: dalle creste il fuoco è sceso fino alla strada, portando giù sassi.

Ieri per tutta la giornata erano continuate le operazioni di spegnimento. Il personale, diretto dalla Regione, è dovuto intervenire anche nel Trevigiano e nel Vicentino per altri due incendi boschivi che hanno visti impegnati i volontari della Protezione Civile Antincendio Boschivo e i Vigili del Fuoco. «Grazie a tutti», ha detto ancora una volta l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin.

Sono completamente “saltati” i piani di bonifica per la Provinciale 251, annunciati da Veneto Strade, piani che avevano suscitato irritazione già al termine del primo incendio: la Provinciale è l’unica strada “normale” di accesso e di uscita dalla valle di Zoldo (sennò ci sono i passi Staulanza, Duran e Cibiana). La riattivazione delle fiamme in zona Igne-Soffranco ha immediatamente prospettato problemi più gravi, con la necessità – quando sarà finita con le fiamme – di collocare un paraschegge di diverse centinaia di metri.

Ma per ora non se ne parla, si lotta ancora contro l’incendio, poi si dovrà provvedere alla bonifica. E gli Zoldani, intanto, restano “chiusi dentro”.

Intanto l’Ulss 1 Dolomiti annuncia che gli ultimi controlli analitici sulla qualità dell’aria nel Bellunese, con particolare riferimento all’alta concentrazione delle polveri PM10 dovuta agli incendi, hanno evidenziato un sostanziale rientro dei parametri. «Vengono quindi disattivate le indicazioni relative alla limitazione delle attività all’aperto», dichiara l’Ulss.

Luigi Guglielmi

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