Alpago

Puos, taglio del nastro alla casa di riposo

Oggi, mercoledì 6 aprile, alle ore 15, si è tenuta la benedizione solenne della casa di riposo di Puos d’Alpago dopo che ieri vi avevano fatto rientro gli ospiti che 16 mesi fa (il 6 dicembre 2020) erano stati costretti ad abbandonarla e ad essere accolti in altre strutture di assistenza, in particolare a Pieve di Cadore, a causa degli allagamenti cui era stata soggetta la Rsa di Puos per l’alluvione che aveva colpito il paese.

Dopo il rito presieduto da don Christian Mosca, affiancato dai parroci dell’Alpago, è stata la volta dei ringraziamenti del presidente dell’Unione Montana Alpago, Oscar Facchin, e del taglio del nastro della casa di riposo che nel frattempo è stata sistemata. Il gesto simbolico è stato affidato a Lina che, dall’alto dei suoi 98 anni, è l’ospite più anziana della struttura. Era presente tutta la giunta dell’Unione Montana: oltre al presidente Facchin, gli assessori Alberto Peterle, Albino Dazzi e Gianluca Dal Borgo. Presenti anche l’ex sindaco Umberto Soccal e Matteo Pianca, che fino alle elezioni comunali di ottobre facevano parte anch’essi dell’esecutivo dell’Unione Montana e si erano impegnati in prima persona per ottenere i finanziamenti necessari.

Matteo Pianca, ex vicepresidente dell’Unione Montana, ha dichiarato: «Questo è un momento che mi ha emozionato. Ringrazio chi lo ha reso possibile: in primis il personale della struttura e dei servizi sociali dell’Unione Montana, con la direttrice Mariaelena Merella, i volontari dell’Eva, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco e tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno aiutato. Vanno anche ringraziati i progettisti e le imprese che hanno lavorato e il Dipartimento di protezione civile per aver reso possibile la consegna dei progetti e la realizzazione di importanti opere in così poco tempo. Infine, ringrazio il personale e la giunta dell’Unione Montana con cui abbiamo lavorato molto bene, in emergenza bisognava correre e lo abbiamo fatto. Un plauso va fatto al presidente Oscar Facchin, che ha coordinato tutte le fasi, dalla rendicontazione dei danni all’esecuzione dei lavori, sapendo anche mantenere la continuità dopo il rinnovo di due componenti della Giunta, a cui auguro buon lavoro».