Belluno °C

venerdì 6 Giugno 2025,

Il Ccs, Centro Coordinamento dei Soccorsi, diventa operativo con la prima esercitazione

Il contributo della Fondazione Cariverona ha consentito di di realizzare un progetto di completo ammodernamento di tutte le dotazioni informatiche e telefoniche della sala operativa.

Il Ccs, Centro Coordinamento dei Soccorsi, diventa operativo. È l’organo principale a livello provinciale ed è presieduto dal prefetto o suo delegato. La prima prova di funzionamento del Ccs avverrà mercoledì 13 aprile, presso il Nucleo Elicotteristi Carabinieri a Belluno.

La gestione dell’emergenza Vaia dell’ottobre 2018, spiega una nota diffusa dalla Prefettura di Belluno, ha reso improcrastinabile l’esigenza di adeguare, dal punto di vista tecnologico e infrastrutturale, la Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile, attualmente ospitata presso il 14° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Belluno. A questo scopo è intervenuto anche «il fondamentale contributo erogato dalla Fondazione Cariverona», che ha permesso di realizzare un progetto di completo ammodernamento di tutte le dotazioni informatiche e telefoniche della sala operativa, indispensabili per un’efficiente gestione di eventuali, future, situazioni emergenziali.

Nel contempo l’Ufficio Protezione Civile della Prefettura di Belluno ha realizzato un software gestionale di pratico utilizzo per la gestione delle telefonate/richieste di aiuto e di intervento in caso di situazioni emergenziali di protezione civile denominato «Mercurio». Questo nuovo sistema consente di superare l’arcaico e ormai anacronistico metodo degli “appunti” presi con la penna, che inevitabilmente possono lasciare margini per errori e imprecisioni.

D’intesa con la Regione del Veneto, con la Provincia di Belluno e con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Belluno, è stata organizzata per mercoledì 13 aprile, presso la sede del Centro Coordinamento dei Soccorsi, una simulazione che testerà la piena funzionalità dei nuovi apparati tecnologici installati presso il Ccs attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti del sistema di protezione civile.

«La prova si prefigge lo scopo di verificare non solo il funzionamento dei nuovi apparati tecnologici, ma anche il flusso di informazioni tra il territorio ed il Ccs, da un punto di vista operativo, la tempistica di assegnazione e di evasione delle richieste di emergenza. Preme sottolineare», dice la Prefettura, «che la finalità principale di tale prova è testare “in tempo di pace” le eventuali criticità che potrebbero emergere al fine di garantire il perfetto funzionamento del Ccs in caso di emergenza di protezione civile».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *