Belluno °C

martedì 10 Giugno 2025,

La bellunese Chiara Bortolas responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti

Una carica assunta in rappresentanza di una schiera di 207 mila imprese agricole a guida femminile in Italia. Le congratulazioni di De Carlo, Bond, Zaia e Padrin.

La bellunese Chiara Bortolas, 42 anni, titolare di un’azienda che produce frutta e verdura alla periferia di Belluno (a Bettin di Salce), è la nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti in rappresentanza di una schiera di 207 mila imprese agricole a guida femminile in Italia.
Bortolas ha un diploma di maturità classica e una laurea in Biologia molecolare conseguita all’Università di Padova. Dopo gli studi e un periodo da ricercatrice presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha optato per le serre di ortaggi che vende direttamente nello spaccio aziendale e nei mercati.

«Riuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio italiano», ha affermato Chiara Bortolas, sottolineando che «grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta aumenta il numero delle donne ai vertici di aziende multifunzionali».

Nella loro azione imprenditoriale, spiega Donne Impresa Coldiretti, «le imprenditrici agricole italiane hanno dimostrato una grande capacità di coniugare la sfida del mercato con il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita e l’attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. In agricoltura le donne sono protagoniste dalle attività di educazione alimentare ed ambientale nelle scuole ai servizi di agri-tata e agri-asilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, dai mercati di Campagna Amica all’agriturismo». Un trend favorito anche dall’ingresso di imprenditrici di “prima generazione” che hanno fatto esperienze lavorative in altri settori.

La nomina di Chiara Bortolas, già vicepresidente nazionale e attuale presidente veneta, è stata accolta con soddisfazione dal senatore e responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo: «Conosco Chiara da tempo, so come lavora e conosco il suo impegno non solo nella produzione, ma anche nella promozione dell’attività agricola. Mi hanno fatto molto piacere le sue prime parole nel suo nuovo ruolo, con l’agricoltura vista come il futuro della nazione, il sostegno al Made in Italy, la promozione di filiere sostenibili».

Anche il deputato bellunese di Forza Italia Dario Bond, membro della Commissione agricoltura, si è complimentato con Chiara Bortolas sottolineando che «l’agricoltura di montagna ha tempi e dinamiche diverse da quella di pianura. È fatta di numeri più piccoli, ma anche di prodotti di nicchia tutti da scoprire e valorizzare. Oggi, con Chiara Bortolas alla guida delle donne di Coldiretti, ha un alleato in più».

Congratulazioni a Chiara Bortolas sono giunte anche dal presidente del Veneto, Luca Zaia, e dal presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin.
Zaia ha sottolineato che «portare avanti le istanze delle realtà imprenditoriali agricole, anche in chiave rosa, è fondamentale», perché «il mondo dell’agricoltura, come ci ha insegnato la pandemia, è sempre più strategico per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio e per il futuro di tutti noi».
Padrin ha rivolto a Chiara Bortolas i più vivi complimenti e anche un sentito ringraziamento «perché rappresenta quella generazione di giovani appassionati del lavoro e della terra d’origine in grado di cambiare la narrativa della nostra provincia e di mostrare le prospettive di sviluppo di un territorio difficile, ma anche dalle potenzialità enormi. La sfida di lavorare nel settore primario in montagna non è facile, ma può aprire strade impensabili, con ricadute anche in altri settori, come quello turistico».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *