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lunedì 15 Dicembre 2025,

Soccorso Alpino, confermata per la Direzione nazionale

ll trentino di Moena Maurizio Dellantonio al vertice dell’organizzazione per altri tre anni: Nella Direzione nazionale anche il bellunese Fabio Bristot.

«Avanti per altri tre anni. Per veder crescere ancora il Soccorso Alpino e Speleologico, con l’obiettivo di essere ancora più efficienti nell’aiutare la gente della montagna». Queste le prime parole di Maurizio Dellantonio, trentino di Moena, dopo la conferma alla guida del Soccorso Alpino e Speleologico, avvenuta oggi dopo il voto dell’assemblea nazionale riunita a Milano per le tradizionali elezioni triennali delle massime cariche del Corpo. Dellantonio guida l’organizzazione dal 2015, questo che inizia è il terzo mandato. Con il presidente sono stati eletti anche i membri della Direzione Nazionale, l’organo di coordinamento e gestione del Cnsas: sono i vicepresidenti Alessandro Molinu (vicario) e Mauro Guiducci (alla guida della componente speleologica) ed i consiglieri Alfonso Ardizzi, Roberto Bolza, Luca Franzese, Pino Giostra, Fabrizio Masella, Corrado Pesci e il bellunese Fabio Bristot. Presenti all’assemblea nazionale tutti i presidenti regionali e provinciali, affiancati da ulteriori rappresentanti del territorio con diritto di voto.

«Il Soccorso Alpino e Speleologico è oggi un’organizzazione che supera le 10 mila missioni all’anno – ha dichiarato Dellantonio – nell’ultimo decennio la nostra realtà ha avuto una crescita davvero importante, accompagnata da una serie di riforme di legge e di riorganizzazioni interne che oggi pongono il nostro Corpo davvero in primo piano nell’ambito della sicurezza in montagna e negli ambienti impervi».

Sugli obiettivi Dellantonio ha detto: «Continueremo il progetto di implementazione tecnologica del Soccorso Alpino e Speleologico, con nuove sperimentazioni di device e tecniche, con anche un rafforzamento ulteriore della formazione dei nostri 7 mila operatori. E stiamo lavorando anche a nuovi accordi con realtà di primo piano del Paese. A livello di infrastrutture partiranno quest’anno i lavori di progettazione definitiva ed esecutiva della nuova sede nazionale di Milano: un campus a due passi dal centro cittadino, con ampi spazi gestionali, formativi e di stoccaggio dei materiali. Diventerà il punto di riferimento, la ‘casa’ della nostra organizzazione».

Nel corso dell’assemblea è stato inoltre conferito il titolo di socio qonorario al già parlamentare della Repubblica Vittorio Marniga, con la seguente motivazione: «Per aver garantito ai volontari del Cnsas, come primo firmatario del Disegno di Legge n. 1990, poi Legge 18 febbraio 1992, n. 162 – Provvedimento per i volontari del Corpo nazionale del soccorso alpino e per l’agevolazione delle relative operazioni di soccorso – la possibilità e la legittimità di poter effettuare le missioni di soccorso e l’attività formativa a valenza nazionale e regionale, assicurando ai lavoratori dipendenti il riconoscimento del loro trattamento economico e previdenziale e ai lavoratori autonomi la giusta indennità. Grazie al provvedimento che, presto ha assunto per tutti i volontari del Cnsas, in tono amichevole ed affettuoso, il nome di “Marniga”, è stato possibile eseguire migliaia di interventi di soccorso e trarre in salvo altrettante persone, garantendo a tutto il Corpo la possibilità di raggiungere le proprie finalità d’istituto attraverso i benefici là disposti».

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