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lunedì 15 Dicembre 2025,

Calcio, Dolomiti Bellunesi ha accolto sette bambini scappati dalla guerra

Massimo Agnello: «Questi bambini giocavano a calcio a un passo da casa, prima che i venti di guerra spazzassero via i loro progetti».

Il calcio è anche accoglienza: la Dolomiti Bellunesi, nei giorni scorsi, ha accolto sette ragazzini arrivati dall’Ucraina, tra i 5 e gli 11 anni, e uno di loro, un po’ più grandicello, è stato aggregato con i Giovanissimi dell’Academy; gli altri saranno impegnati nell’attività di base, tra Sedico e il Boscherai di Pedavena.

I piccoli calciatori sono appena scappati dal conflitto che sta martoriando la loro terra. «Abbiamo dato la nostra disponibilità alle istituzioni comunali, ai vari enti e alle associazioni che gestiscono l’arrivo dei profughi ucraini», spiega il responsabile del settore giovanile, Massimo Agnello, «questi bambini giocavano a calcio a un passo da casa, prima che i venti di guerra spazzassero via i loro progetti». Ma non il loro sogno: «Un sogno, quello di rincorrere un pallone, che continuerà nel nostro territorio. E noi ne siamo orgogliosi», prosegue Agnello, «quando li ho incontrati, mi sono emozionato. Sono riusciti a trasmettermi una passione, una voglia e una gratitudine difficili da spiegare a parole. Avevo le lacrime agli occhi».

Una bella opportunità, quindi. E non solo per i ragazzi originari dell’Est Europa: «Anche per i nostri giovani, che toccheranno con mano la ricchezza di uno scambio interculturale, oltre al valore dell’accoglienza e della condivisione. Questa», conclude il responsabile del settore giovanile dolomitico, «è la vera essenza dello sport».

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