A partire da ieri, lunedì 30 maggio, anche le “Volanti” della Polizia di Stato della Questura di Belluno sono dotate di pistole a impulsi elettrici del tipo “Taser”. Diventa così operativo il progetto ministeriale sperimentato nel 2018, concordato e perfezionato in sede interforze, che prevede l’impiego dei nuovi strumenti di difesa da parte delle forze dell’ordine che si occupano della vigilanza e del controllo del territorio.
L’introduzione della pistola Taser X2 – spiega una nota della Questura di Belluno – sta avvenendo in modo graduale sul territorio nazionale, con l’avvio delle prime Questure a partire dal 14 marzo scorso. Il Taser, chiamato anche pistola elettrica o storditore elettrico, è un dispositivo classificato come arma non letale che fa uso dell’elettricità per impedire il movimento del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Quando viene azionato, il taser spara due elettrodi posti su dei piccoli dardi con traiettorie non parallele, in modo da aumentare la distanza, dato che l’efficacia è maggiore quanto più i dardi sono distanti tra loro. Questi dardi sono collegati tramite dei fili elettrici al resto del dispositivo, il quale, una volta che i dardi hanno colpito il bersaglio, produce attraverso di essi una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevissimi impulsi, che immobilizza il soggetto. Entrambi i dardi devono colpire il bersaglio ma non è necessario che attraversino i vestiti.
La Questura di Belluno ricorda poi che il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha dichiarato che l’uso dell’arma a impulsi elettrici da parte degli operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza costituisce un passo importante per ridurre i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio perché consente di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo.
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