Lunedì 23 maggio, sabato 4 e lunedì 6 giugno circa 150 ragazzi delle classi prime e seconde medie di Puos, Chies, Tambre e Farra d’Alpago, unitamente alle classi terze delle scuole primarie di Chies e Puos, accompagnati dai loro insegnanti, si sono recati presso il Centro ittiogenico di Santa Croce, in località “Baia delle Sirene”, per quello che, prima dell’emergenza Covid, era un consueto appuntamento con i volontari dell’Associazione pescatori sportivi Alpago.
Considerate le difficoltà burocratiche, che non hanno permesso di far vedere ai ragazzi il momento della fecondazione e sviluppo delle uova mediante la strizzatura dei coregoni, emerse nel mese di dicembre, l’Associazione si è adoperata affinché gli studenti potessero partecipare almeno alla seconda fase che prevede il riconoscimento e rilascio delle specie di pesci presenti nel lago.
Grazie all’impegno dei volontari guidati dal presidente Filippo Sitran, coadiuvato in questa occasione da Vittorio Facchin, Mauro Bernard e Marco Pedol, l’iniziativa, partita 15 anni fa in via sperimentale, si era ormai consolidata arrivando ad ospitare ogni anno circa 200 ragazzi del comprensorio, accompagnati dai loro insegnanti. A questi si sono poi aggiunti nel corso degli anni ospiti di altre scuole: l’8 giugno, ultimo giorno di scuola, hanno fatto sosta a Poiatte i bambini delle elementari di Calalzo di Cadore. Hanno seguito con attenzione e curiosità le prime informazioni sul lago e sul centro ittiogenico da Fortunato, costruttore di barche, e da Egidio e, prima del saluto si sono prenotati già per una visita al centro nel mese di dicembre.
Mediante le immagini del videoproiettore e successivamente dell’osservazione diretta di quanto esposto nella lezione, i ragazzi si sono resi conto della complessità dell’ecosistema del lago di Santa Croce e della necessità di un impegno costante nei servizi di vigilanza della Provincia e dell’Associazione pescatori sportivi Alpago, per mantenere tra le varie specie ittiche l’equilibrio che potrebbe essere compromesso dalle variazioni del livello dell’acqua del lago nei periodi della riproduzione.
È stato poi possibile per i ragazzi, osservare e toccare con delicatezza le varie specie di pesci del lago e in particolare il luccio che è stato il protagonista.
Anche quest’anno le lezioni sono state tenute dal tecnico dell’ufficio faunistico della Provincia di Belluno, Stefano Vendrami, bravissimo nel catturare l’attenzione dei ragazzi e nell’adeguare le spiegazioni alla loro età. I tempi ristretti hanno reso necessario l’intervento diretto in due lezioni del presidente Filippo Sitran che ha giustamente affermato: «Ad ascoltare Vendrami ho imparato anch’io».
Anche quest’anno, a seguito dell’iniziativa del «Progetto giovani una montagna di pesci» che ha potuto contare anche sul contributo della Regione Veneto, sono stati donati ad ogni partecipante una maglietta con la relativa scritta e un utile libretto informativo sulla fauna ittica. Questa attività costituisce un passaggio importante per raggiungere l’obiettivo che si è posta la commissione Ambiente Sport e Territorio dell’Istituto comprensivo di Puos d’Alpago: «la conoscenza di tutti gli aspetti naturalistici, ambientali sportivi e antropologici relativi al proprio territorio».
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