Oggi, domenica 19 giugno, c’è stato il ritorno in grande stile della tradizionale infiorata del Corpus Domini di Igne. Dopo tre anni di assenza, causa Covid, il Gruppo volontari Igne è tornato a vestire a festa il borgo con fiori e creazioni di carta, legno, pietra e materiali di recupero. L’edizione numero 24 della manifestazione, organizzata in tempo record per via delle incertezze sulla pandemia, è stata caratterizzata realizzazioni degne degli anni passati. Non c’era un tema conduttore, ma ha dominato la voglia di tornare a fare comunità con la sottolineatura dei paesaggi montani.
Il “pezzo forte” in questa occasione è stato il vecchio orologio della chiesa, con sistema di pulegge di pietra datato 1894 e costruito da Marco De Bona che è stato ricordato con una foto storica. L’ingranaggio è stato recuperato dopo un lungo impegno dai volontari e montato in bella vista su una struttura lignea che faceva da biglietto da visita per il percorso dell’infiorata.

Lungo la via principale del paese come al solito ogni angolo si è trasformato in una vetrina naturale dove la creatività ha generato paesaggi montani, messaggi di pace e scorci floreali. Sono tornati anche la processione, guidata da don Rinaldo Ottone, e il momento conviviale al centro sociale.
Enrico De Col
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