Quest’estate i dinosauri tornano ad essere protagonisti, e non solo al cinema: al Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore da sabato 9 luglio a domenica 11 settembre è ospitata la mostra «Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina–Dolomiti “Le origini”», che assicura l’incontro ravvicinato con i giganteschi rettili che 230 milioni di anni fa dominavano il Monte Pelmo e la Val Fiorentina. Si tratta di una ventina di modelli di dinosauri e animali preistorici riprodotti a grandezza naturale e con l’aspetto che dovevano avere in vita, ricostruiti in base agli studi scientifici di un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti. Il format, unico nel suo genere, ha l’obiettivo di coinvolgere il pubblico trasformando la visita in una vera e propria esperienza nel vasto mondo della paleontologia, in particolare quella nazionale.
La mostra, promossa dal Comune di Selva di Cadore in collaborazione con Trame di Storia Impresa Sociale (soggetto gestore del Museo Civico Vittorino Cazzetta) e la Pro loco Val Fiorentina, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Belluno e della Fondazione Dolomiti Unesco, rappresenta un’occasione unica per fare un tuffo nel remoto passato del nostro pianeta, andando per l’appunto “alle origini”, quando il paesaggio dolomitico doveva essere assai simile a quello delle odierne isole Bahamas, dove bracci di mare si protendevano nell’entroterra, lasciando, con la bassa marea, pozze d’acqua poco profonde, e le pendici delle attuali montagne erano solcate dai pesanti passi dei rettili preistorici. Le loro impronte sono oggi ancora visibili sul Monte Pelmetto (il calco è conservato al Museo Vittorino Cazzetta): sono state scoperte (primo ritrovamento di tracce di dinosauri sulle Dolomiti) quarant’anni fa dal paleontologo autodidatta Vittorino Cazzetta su un blocco di dolomia, la scoperta è stata quindi ufficializzata nel 1984.

«Promuovere il territorio e i beni geopaleontologici che conserva – spiega il paleontologo Simone Maganuco, ideatore del progetto “Dinosauri in carne e ossa” – è uno degli scopi della mostra. Nelle rocce della Val Fiorentina sono contenuti importanti testimonianze della storia della vita sulla Terra, per cui il legame con la mostra diventa assolutamente forte e unico».
L’esposizione è organizzata in due sezioni, una interna al Museo e una all’aperto. Nella sezione interna, allestita negli spazi del Museo Civico Vittorino Cazzetta, si possono incontrare dodici dinosauri italiani tra cui Tito, il sauropode titanosauro proveniente da Roma, il dinosauro lombardo Saltriovenator, e Ciro, il cucciolo di carnivoro famoso in tutto il mondo rinvenuto in provincia di Benevento. La sezione all’aperto, invece, realizzata nella frazione di Santa Fosca e ad accesso libero, è dedicata ai dinosauri testimoni della grande estinzione che ha segnato la fine dell’Era Mesozoica e permette di far cenno anche alle altre estinzioni di massa, non ultima quella che si sta verificando per mano dell’uomo attualmente. Tra gli esemplari esposti compaiono anche l’enorme predatore Tyrannosaurus, l’erbivoro con le corna Triceratops e il dinosauro piumato Anzu, imparentato con gli uccelli contemporanei a ricordarci che, nonostante l’estinzione di molte specie, alcuni dinosauri sono ancora tra noi.

«Conosci la tua storia, rispetta la tua terra, consegnala al futuro. L’evento, di importante caratura scientifica e fortemente contestualizzato alla realtà dolomitica, non rappresenta solo l’occasione per fare un tuffo nel Triassico, ma anche un modo per risvegliare la curiosità, il piacere della scoperta, la consapevolezza della fragilità del mondo in cui viviamo. Ad accompagnare la mostra estiva è stato organizzato inoltre un calendario ricco di eventi correlati, per un’estate in Val Fiorentina all’insegna della storia, della cultura, del rispetto per l’ambiente», spiega Luca Lorenzini, sindaco di Selva di Cadore. Tra le iniziative che accompagneranno l’esposizione, in programma nel corso dell’estate ci sono l’escursione guidata al masso sul Monte Pelmetto con le orme dei dinosauri (primo ritrovamento con queste caratteristiche a livello italiano), e l’escursione all’altopiano di Mondeval de Sora, dove un tempo viveva e cacciava Valmo, l’uomo di Mondeval, e dove oggi si può visitare il masso sotto cui è stata ritrovata la sepoltura dell’uomo mesolitico risalente a oltre 7 mila anni fa. Ancora, si può prendere parte alla visita serale al percorso esterno della mostra e alla passeggiata alla scoperta della Val Fiorentina (adatta a bambini e famiglie), andare “Al museo con l’esperto” con la possibilità di essere guidati da un professionista e, inoltre, partecipare alle attività laboratoriali legate ai dinosauri e alla geologia della Val Fiorentina.
Il Museo sarà aperto tutti i giorni con il seguente orario: la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00. Il costo del biglietto intero è di 10 euro, per i bambini dai 6 ai 19 di 6 euro, mentre per gli over 65 di 7 euro. Sono esentati dal pagamento bambini dai 0 ai 5 anni, residenti nel Comune di Selva di Cadore, membri Icom, persone con disabilità gravi con un loro accompagnatore, giornalisti iscritti all’ordine con documento valido, iscritti all’Associazione amici del museo. Per informazioni chiamare il numero 0437 521068 o scrivere una mail all’indirizzo museoselvadicadore@gmail.com
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