Ospiti d’eccezione ieri, giovedì 28 luglio, a Villa Zuppani e al Cantiere del Baco. Don Carlo Redaelli, presidente della Caritas nazionale, e don Sergio Terribile, originario di Vas, accompagnati dal parroco di Santa Giustina, don Gianni Trevisan, hanno potuto visitare l’allevamento di bachi da seta cinesi e giapponesi, ottenendo informazioni sulle prospettive della gelsibachicoltura in generale.
Il Cantiere del Baco è una “costola” del Cantiere della Provvidenza, presieduto da Tiziana Martire. Le attività di gelsibachicoltura si svolgono nel contesto di Villa Zuppani, a Pasa di Sedico, sotto il coordinamento di Giulia Rasera Berna. Al Cantiere del Baco, tra l’altro, fa capo l’iniziativa «Progetto Ucraina», rivolta alle persone ospitate in provincia di Belluno in seguito allo scoppio della guerra: la proposta intende «andare oltre l’accoglienza», come afferma Tiziana Martire, «offrendo la dignità che viene dal lavoro». Attualmente, tra i lavoratori del Cantiere del Baco vi sono anche quattro ucraini – Yuriy e i tre fratelli gemelli Svitlana, Mykola e Bohdan – insieme a Gabriel, studente di 16 anni, di San Gregorio nelle Alpi (chi fosse interessato a partecipare al Progetto Ucraina può scrivere una mail a progettoucraina@cantieredellaprovvidenza.com).
L’incontro con don Carlo Redaelli e don Sergio Terribile è stato utile anche per visitare il borgo di Pasa. Qui, oltre alle progettualità previste per Villa Zuppani, il Cantiere della Provvidenza opera nei campi dell’agricoltura sociale, biologica e rigenerativa. E l’occasione ha favorito un confronto più ampio sui temi del disagio, del ruolo degli enti del Terzo settore e delle istituzioni della Chiesa, com’è la Caritas, nel fronteggiare le emergenze che oramai sono quotidianità: le aumentate povertà non solo economiche, il disagio giovanile; la situazione delle persone italiane e straniere che non riescono a trovare un lavoro stabile a causa delle loro fragilità. È stato discusso anche il tema della gestione dei beni comuni, tra cui gli edifici e i terreni abbandonati.
L’attenzione alle progettualità del Cantiere della Provvidenza è nata anche per il fatto che la cooperativa è inserita tra le realtà segnalate come esempio di buone pratiche nel sito delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani.
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