Federico D’Incà, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, bellunese di Trichiana, ha annunciato il proprio addio al M5S. Queste le sue parole: «Ho riflettuto molto in questi giorni sulle motivazioni e le conseguenze della caduta del Governo Draghi e non posso che prendere atto delle insanabili divergenze tra il mio percorso e quello assunto nelle ultime settimane dal Movimento 5 Stelle, che oggi lascio».
«Avevo spiegato nelle sedi opportune e anche pubblicamente – ha fatto presente D’Incà – i rischi ai quali avremmo esposto il Paese in caso di un non voto di fiducia nei confronti del Governo Draghi. Una decisione a mio giudizio irresponsabile che non ho condiviso e che ho cercato di evitare fino all’ultimo istante lavorando dall’interno del Movimento 5 Stelle, con la speranza che prevalesse una linea di ragionevolezza e con l’unico obiettivo di mettere in sicurezza il Paese, proseguire con le importanti riforme che abbiamo realizzato in questi mesi e ottenere le relative risorse economiche, grazie alla spinta del Movimento».
«Avevo anche avvisato – ha continuato il ministro – sul rischio di una inevitabile frattura a cui avremmo esposto il nascente campo progressista, dopo un lavoro che aveva coinvolto anche i territori da più di due anni fino alle ultime elezioni amministrative di giugno. Purtroppo hanno prevalso altre logiche e altri linguaggi che non possono appartenermi».
«Dopo 12 anni – la conclusione di D’Incà – lascio il Movimento 5 Stelle con profondo rammarico e dolore personale, le nostre strade non sono più sovrapponibili, il solco che si è scavato in questi ultimi mesi non mi consente di proseguire in questa esperienza, per coerenza con le idee e con i valori che ho portato avanti a livello nazionale e locale e che intendo continuare a sostenere».
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/
15 commenti
Menegon Giuseppe
Perché non si è dimesso prima che venisse l’ esclusione dopo il secondo mandato ? Ora farà il salto della quaglia pur di non tornare tra noi
Comuni mortali ?
Alessandro
Parole sante
Maurizio
Da Bellunese ho sempre avuto un occhio di riguardo per D’Incà, che assieme agli altri amministratori della nostra provincia come il Presidente Padrin e capo protezione civile Bottacin, Bond e altri in questi anni stanno facendo un lavoro grandioso in provincia. Mi sono sempre chiesto cosa facesse in quel partito che fa il contrario di tutto quello che afferma. Perfino peggio di Renzi, e Conte lo porta al disfacimento totale come se fosse stato messo li per farlo, mah…..cmq spero si affianchi a persone più serie come lui e continui a lottare ancora per la nostra provincia che ne ha tanto bisogno perché lasciata troppo tempo sola a se stessa.
Maurizio
…….è andato avanti perché è una persona coerente e per poter andare a Roma dove si può dare voce alla nostra provincia dimenticata da troppo tempo, poi si è reso conto che il movimento 5stelle non è ne più ne meno come gli altri partiti, basta tenersi la “cariega” e navigare…..quelli che cambiano casacca dopo la caduta del governo sono da tenere in considerazione perché hanno capito che ai loro colleghi degli italiani non gliene frega niente, solo vitalizio e sedia in parlamento, quindi per me hanno un valore aggiunto non da poco in questo momento.
Giuseppe
Pieno sostegno al ministro D’Inca’ e un grande grazie per quanto ha fatto per l’industria bellunese
Rita S.
Francamente non ho mai avuto grande simpatia per il Movimento 5 stelle, ma devo riconoscere la coerenza del Ministro D’incà nel prendere una decisione senz’altro sofferta, che merita comunque rispetto.
Ferdinando
Buongiorno, i politici dei 5 stelle? hanno dimostrato tutto quello che non si dovrebbe essere.
Diego pezzei
D’inca, De Mensch, De Carlo, tre bellunesi in Parlamento che hanno fatto il bene del territorio Bellunese. Ricordiamocelo alle votazioni!!
Guido-Belluno centro
Mah… questo non condividere più il pensiero di un movimento dopo averlo perseguito per anni mi lascia perplesso. Sa un po’ di bruciato vista la situazione e le ultime decisioni di Conte che si allinea a Grillo sul fine mandato… PD (idea mia) più “sicuro” eh Ministro?
Francesco
E stato Draghi a lasciare il governo….di sua volonta’…
Rita
Il ministro D’Inca’ merita rispetto, sia come persona coerente e leale sia come ministro: ricordiamo, da ultimo, ma non solo, il suo grande impegno x la nostra ” Ceramica Dolomite” e per quanto si è prodigato xché ci fosse responsabilità da parte del movimento 5stelle in questo momento di grande difficoltà per il Paese…
Io non appartengo al suo movimento, ma gli riconosco di aver lavorato bene. Grazie, ministro D’Inca’.
Rita
Mario
Certamente per il bellunese tra lui e De Menech hanno fatto tanto,si è impegnato molto per non fare cadere il governo Draghi
Alberto
Dimettersi da un partito e non dalla carica ottenuta tramite quel partito non è coerenza. È poltronismo
Maria Teresa
Condivido il suo commento
Grazie per tutto quello che fa. La stimo tantissimo
Piero Bridda
Spero che coerentemente a quanto ha promesso nel corso della campagna elettorale del 2018, non si presenti alle votazioni per il terzo mandato perchè altrimenti viene da pensare che le sue ultimi scelte siano legate a motivi poco edificanti. Credo che la coerenza sia ancora una valore importante con cui si misurano i veri uomini. A Belluno si dice che la parola vale più di una cambiale …