Nella mattinata di oggi, giovedì 4 agosto, verso le 9.15, la Centrale del Suem è stata allertata per una bambina che sembrava essere stata morsa da una vipera, mentre con la famiglia percorreva il sentiero numero 215 verso il Rifugio Vandelli. Raggiunta dal personale medico e dal tecnico di elisoccorso dell’elicottero di Dolomiti Emergency, sbarcati con un verricello di 40 metri, la bimba francese di 3 anni è stata valutata per quella che in realtà poteva essere la puntura di un insetto, che le aveva fatto gonfiare una manina. Assieme ai soccorritori e alla madre la bimba si è spostata in un punto agevole per l’imbarco, avvenuto in hovering, ed è stata trasportata all’ospedale di Belluno.
L’eliambulanza è poi volta in Moiazza sulla Pala delle Masenade dove, scalando la Via Costantini – De Nardin, un alpinista era volato sul primo tiro, riportando un sospetto trauma al polso ed escoriazioni. Calato alla base della parete dai compagni, A.B., 56 anni, di Milano, è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 40 metri e accompagnato all’ospedale di Agordo.
Verso le 12.30 l’elicottero di Fiames è stato inviato al Rifugio Pian de Fontana per una turista tedesca di 58 anni che era caduta, facendosi male a una mano. La donna è stata caricata a bordo e portata all’ospedale di Agordo.
Passate le 15.30 l’eliambulanza è intervenuta nella parte alta delle Gallerie del Lagazuoi dove un’escursionista 45enne di San Donà di Piave aveva accusato un malore. La donna, che era sdraiata su un terrazzino esterno assistita dal compagno, è stata presa in carico dal personale medico che ne ha subito controllato le condizioni. Imbarellata, è stata imbarcata con un verricello e trasportata all’ospedale di Belluno per le opportune valutazioni.
In mattinata, attorno alle 10, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore era intervenuto sulla Ferrata Strobel alla Punta Fiames, dove un’escursionista polacca di 36 anni aveva riportato una sospetta distorsione alla caviglia. La donna, che si trovava con 3 compagni un centinaio di metri sopra l’attacco, è stata issata a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 50 metri, per essere trasportata all’ospedale di Cortina.
Da segnalare infine che una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina ha raggiunto con un proprio mezzo una 53enne di Mogliano Veneto che si era fatta male a un ginocchio nei pressi di Malga Ombretta. L’infortunata, che era con il marito e gli amici, è stata accompagnata alla macchina a Malga Ciapela, dove ha atteso i compagni per recarsi autonomamente al Pronto soccorso.
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1 commento
Maurizia
Una volta si andava in montagna con il timore di trovarti davanti qualche difficoltà e di dover rinunciare. Oggi, a parte lo smisurato nr. di persone che si avventurano alla cieca… tanti non conoscono affatto cos’è la montagna e se si fanno male, basta chiamare il Soccorso!!! Non aggiungo altro. Audaci Voi Soccorritori