Il Consiglio provinciale, riunitosi ieri in Val di Zoldo secondo la modalità delle sedute itineranti, ha varato anche il Dup (Documento unico di programmazione) 2023-2025. L’atto evidenzia le criticità sociali del territorio provinciale, con lo spopolamento che ha portato i residenti totali sotto quota 200 mila, e ricalca il programma presentato e approvato all’unanimità dopo le elezioni del dicembre 2021. Ma prende atto anche delle difficoltà finanziarie che stanno attraversando tutti gli enti Provincia.
«Purtroppo il calo drastico delle entrate – in particolare Rc auto e Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) – ci ha costretto a misure sofferte, tra cui l’interruzione di diverse tipologie di finanziamento, come quello alle Unioni Montane», ha spiegato il presidente della Provincia. «Abbiamo dovuto congelare anche tutto il programma di assunzioni e questo ci mette in difficoltà in diversi settori. Ciononostante, il Dup conferma la volontà ampia e piena di dare risposte al territorio e alle comunità locali, nella convinzione che la Provincia è e rimane ente di servizio per le amministrazioni comunali».
A margine del Consiglio, alla presenza del sindaco di Val di Zoldo che ha sollecitato un intervento risolutivo sulle note problematiche della viabilità di accesso alla vallata, è stato espresso anche un auspicio sulla sistemazione della Sp251. «La Provincia ha investito 2 milioni di euro, il massimo possibile viste le ristrettezze economiche, per la sistemazione della frana a Solagnot e per alcune barriere paramassi», ha spiegato il presidente. «Ci siamo mossi a livello regionale e governativo per trovare le risorse necessarie a mettere a posto i tratti di strada più a rischio. Secondo i primi calcoli servono 20 milioni di euro per trovare una sistemazione definitiva. Da parte nostra continueremo a spingere gli enti superiori per avere risposte e dare sicurezza a uno dei territori più belli della nostra provincia».
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