Quasi un centinaio di maschere in legno in mostra, dall’11 al 25 settembre, nella sala ex Hall del Centro Le Torri del Nevegal. Le associazioni operative nel Colle si uniscono per un’esposizione che punta ad attrarre visitatori e turisti anche a settembre raccontando una tradizione dolomitica, quella delle maschere in legno, che affonda le radici nell’antichità.
La collettiva si intitola «Anime nel legno. Mostra di maschere lignee nella tradizione popolare dolomitica» e, a curarla, è stata l’Associazione Arca dei Volti Aps che ha messo a disposizione svariati pezzi della sua collezione, con l’Associazione Proprietari Nevegal che ha curato la parte organizzativa, Nevegallika e Studio Blu – Libralon. Il taglio del nastro è previsto per domenica 11 alle 10, poi la mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 25 settembre, dalle 16 alle 20, ad ingresso gratuito. Al vernissage saranno presenti i soci dell’Arca dei Volti, che spiegheranno il valore delle maschere nel passato, e l’attrice Cristina Gianni per alcuni sketch teatrali in cui si capirà l’utilizzo di queste coperture lignee nella recitazione.
«Si tratta di lavori realizzati dai nostri associati negli anni – spiega la vice presidente di Arca dei Volti, Sara Andrich – più maschere che stiamo scolpendo in questo periodo, nel corso di laboratori. La maschera esiste fin dall’antichità, allora non aveva il significato negativo che le viene associato oggi perché era considerata un mezzo per diventare altro, per uscire dalla propria identità e assumerne temporaneamente un’altra. Nella tradizione dolomitica era legata ai riti pagani dell’agricoltura, si usava per propiziare i raccolti, sconfiggere i demoni, entrare in contatto con i morti e molto altro».
Per l’Associazione Proprietari del Nevegal è un grande traguardo, essere riusciti ad organizzare un’esposizione come questa in chiusura di stagione. «Arricchire l’offerta del Colle con iniziative legate alla tradizione e alla nostra identità di gente di montagna, questo è l’obiettivo della mostra e di altri eventi organizzati dalla nostra Associazione nei mesi scorsi – commenta il presidente del gruppo di proprietari, Daniele Ciani -. Si tratta di un piccolo tassello di una proposta destinata ad aumentare in futuro e a potenziarsi ulteriormente; è bello essere riusciti a concretizzare l’idea lavorando tra associazioni».
«È l’inizio di un calendario su cui vogliamo lavorare – spiega Libralon, tra gli organizzatori – valorizzare la nostra la storia, la cultura alpina e la sua gente è la strada da percorrere per dare identità alla nostra località e farla conoscere sempre di più».
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2 commenti
Giulio
Orrende
Michela
Ma veramente terrificanti…povero Nevegal mai una gioia