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venerdì 13 Giugno 2025,

In centro a Belluno un appartamento con 11 posti letto per specializzandi e personale sanitario

L'inaugurazione oggi, lunedì 12 settembre, in via Sant'Andrea. E l'Ulss annuncia la sottoscrizione di un accordo quadro con l'Università di Padova.

In provincia di Belluno mancano medici e personale sanitario. Ma questa non è una novità. La buona nuova è che l’Ulss 1 Dolomiti, grazie a un percorso iniziato con le Università, in particolare quelle di Padova e Verona, sta mettendo in atto soluzioni per attrarre nuovi professionisti nelle strutture del territorio. L’ultima a livello temporale l’inaugurazione oggi, lunedì 12 settembre, di un appartamento a disposizione di medici specializzandi e personale sanitario che necessitino di alloggio. Nel dettaglio, 11 posti letto ricavati in uno spazio di quasi 300 metri quadrati in pieno centro a Belluno, in via Sant’Andrea, praticamente di fronte a Palazzo Piloni. «Al primo piano, dove fino a poco tempo fa c’erano gli uffici del Dipartimento di Prevenzione», ha ricordato Maria Grazia Carraro, direttore generale dell’Ulss. «Da molto tempo il territorio bellunese ha difficoltà ad attirare non solo professionisti, ma anche specializzandi e studenti». I camici bianchi non trovano nelle strutture periferiche un ambiente adatto ad accoglierli ed è molto sentito anche il problema di una base logistica abitativa. Con i tempi di percorrenza necessari, è impensabile che uno studente uscito dall’Università di Padova possa fare il pendolare con l’ospedale di Belluno. Ecco allora questi nuovi 11 posti letto, che si aggiungono agli altrettanti già presenti al San Martino, nel capoluogo, e ai 9 alla Foresteria di Feltre.

In via Sant’Andrea, oltre alle camere, sono stati ricavati una cucina (super accessoriata, tra l’altro), due salottini e tre bagni. Il tutto arredato dall’Ail – Associazione Italiana Leucemie di Belluno, guidata da Carmen Mione – che ha donato mobili ed elettromestici. Le stanze sono state predisposte avendo cura anche nella scelta dei colori e dei dettagli. I quadri arrivano dai Centri diurni.

Alcuni spazi dell’appartamento e il taglio del nastro, con la dg Ulss Dolomiti Maria Grazia Carraro, l’assessore regionale Manuela Lanzarin, la presidente Ail Carmen Mione.

«Noi non ci arrendiamo e proseguiamo nella continua ricerca di personale», ha evidenziato Carraro che, assieme a Giancarlo Dalla Fontana, prorettore dell’Università di Padova, e a Patrizia Burra, delegata alle scuole di specializzazione, ha annunciato l’imminente sottoscrizione di un accordo quadro tra l’azienda sanitaria e l’ateneo patavino. «Vogliamo realizzare in provincia di Belluno qualcosa di più rispetto agli altri territori, vista la specificità montana», ha precisato Dalla Fontana. «L’accordo sarà approvato ad ottobre e andremo a inserire anche importanti novità per gli specializzandi in formazione». «Quello che inauguriamo oggi a Belluno è un progetto virtuoso che sarà riproposto anche in altre realtà», ha messo in risalto Burra.

Giancarlo Dalla Fontana e Patrizia Burra, dell’Università di Padova.

Ma come stanno andando i tentativi di ridare appetibilità ai posti negli ospedali pubblici? Fermo restando che il problema degli alloggi è solo uno dei tanti. «Il lavoro portato avanti da aprile a oggi con l’Università di Padova comincia a dare i suoi frutti», ha affermato Carraro. «Il primo risultato è che siamo passati da 11 a 18 specializzandi, tutti presenti in contemporanea, che da Padova vengono a Belluno per completare la loro formazione».

Al taglio del nastro erano presenti anche alcuni medici: per l’ospedale di Belluno i primari di Pneumologia Rodolfo Muzzolon, di Malattie infettive Renzo Scaggiante e di Chirurgia generale Fabio Ricagna. Per Feltre il primario di Chirurgia Umberto Montin. C’era anche l’assessore alla sanità della Regione del Veneto Manuela Lanzarin. «L’obiettivo è che gli specializzandi ruotino tra tutti gli ospedali del Veneto, sia nelle strutture centrali che in quelle più periferiche», ha messo in risalto. «Siamo fiduciosi che la carenza di personale sia un passaggio temporaneo: l’aumento delle borse di specializzazione dovrebbe migliorare la situazione nel giro di qualche anno». La partita comunque è ancora aperta è il tema è enorme. «Intanto con l’intervento inaugurato oggi offriamo una base logistica temporanea, ma che ci consente di non sentirci dire dai giovani medici “Io verrei a Belluno, ma non trovo dove alloggiare e non riesco a destreggiarmi con i trasporti”».

Martina Reolon

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